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Buck Curran live / 13.12 ore 1930

GIovedì 13 Dicembre ore 1930

BUCK CURRAN
live da VOLUM E

Morning Haikus, Afternoon Ragas è l’ultimo album del chitarrista e cantautore Buck Curran. Dal 2005, Buck ha registrato e ha suonato dal vivo come metà del duo alt-folk Arborea. Ad oggi, Arborea ha pubblicato cinque album, tra cui la Fortress of the Sun del 2013 su ESP-Disk, e ha prodotto due compilation di vari artisti (Leaves of Life: un benefit per il World Food Program e We Are All One, The Sun: un omaggio a Robbie Basho). Buck ha anche prodotto un secondo tributo a Robbie Basho, Basket Full of Dragons, pubblicato nel 2016 su Obsolete Recordings insieme al suo album solista di debutto Immortal Light.

La musica di Buck si è sviluppata attraverso un decennio di concerti e tournée con Arborea e come musicista principalmente di blues e folk negli anni ’90, ma trae ispirazione anche dalle radici folk e rock degli anni ’60 (Robbie Basho, Tim Buckley, Jimi Hendrix), dal folk britannico e psichedelico degli anni ’60 e primi anni ’70 (Peter Green, Pentangle, Davey Graham) e dalla musica classica indiana (Pandit Nikhil Banerjee).

__LINK

Buck Curran Immortal Light – Bandcamp
https://obsoleterecordings.bandcamp.com/album/immortal-light

Buck Curran Morning Haikus, Afternoon Ragas – Bandcamp
https://obsoleterecordings.bandcamp.com/album/morning-haikus-afternoon-ragas

Official website
www.obsoleterecordings.com

http://www.ondarock.it/recensioni/2018-buckcurran-morninghaikusafternoonragas.htm

https://musicwontsaveyou.com/2018/04/05/buck-curran-morning-haikus-afternoon-ragas/

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DES MOINES live / 1.12

sabato 1 dicembre ore 18

DES MOINES
live da VOLUM E

DesMoines è Simone Romei, musicista di Reggio Emilia con una profonda passione per il Folk Inglese degli anni ’60 (Nick
Drake, Bert Jansch), l’American Primitive Guitar (John Fahey, Robbie Basho) e la tradizione americana prebellica.
Il primo album omonimo del 2015, coprodotto e registrato da Andrea Rovacchi dei Julie’s Haircut è stato pubblicato in sole 50 copie, quasi come stampa privata. L’anno successivo, grazie anche all’aiuto di musicisti di grande esperienza, tra cui tre degli attuali membri dei Julie’s Haircut, iniziano le registrazioni di “Backwoods”, un EP composto da tre brani estratti dal primo disco, riarrangiati e risuonati, pubblicato in cassetta nel 2018 per La Barberia Records.
Nel 2017, Des Moines registra sempre presso il Bunker Studio di Andrea Rovacchi quelli che saranno i brani del suo secondo
album “Like Freshly Mown Grass”. Il disco è stato prodotto da Egle Sommacal, musicista noto per la sua carriera solista e per
essere membro delle band Massimo Volume e Wu Ming Contingent. Inoltre, l’album vanta la partecipazione di Emanuele Reverberi dei Giardini Di Mirò e di Mali Yea dei DOLPO.
Il nuovo album è uscito il 13 ottobre 2018, in vinile e cd, rispettivamente a marchio diNotte Records e We Work Records.
Il disco, riprendendo il suono acustico dei precedenti lavori, amplia ulteriormente lo spettro cromatico grazie al fingerpicking più curato e ai suggestivi arrangiamenti di Egle Sommacal che arricchiscono i brani con archi, mandolini e strumenti indiani.
Avvolgente è il calore che esprime, malinconico è l’immaginario sonoro a cui dà vita, sognante è lo spirito poetico che evoca.

Ascolta qui

https://simoneromei.bandcamp.com/album/like-freshly-mown-grass-2

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07.10 / ASYLUM di Antonio Raia – live

mercoledì 7 novembre ore 1930
ASYLUM
musiche di Antonio Raia

live da VOLUME
in collaborazione con JAZZMI
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Il sassofonista Antonio Raia presenta in anteprima da VOLUME il suo nuovo disco ASYLUM, in uscita per la portoghese Clean Feed, tra le etichette più interessanti e di spicco del panorama free jazz.

L’idea del mondo timbrico del sax esplorata fino ai suoi limiti mentre «si spoglia la voce del sassofono (tenore) dal superfluo» si manifesta in “Asylum”.
Le composizioni di Antonio Raia variano da partiture grafiche, note scritte e disegni a indicazioni di frequenza e improvvisazioni spontanee, senza post-produzione di alcun tipo.
Il tecnico del suono e compositore elettro-acustico Renato Fiorito è parte integrante del progetto e valore aggiunto dal vivo, ha disegnato il processo di registrazione del disco con 10 microfoni posizionati strategicamente in una stanza di 1000 metri cubi.
Il risultato è molto diverso da qualsiasi cosa Raia abbia fatto prima in collaborazioni live con figure di spicco come Adam Rudolph, Elio Martusciello, Chris Corsano e Alvin Curran.
Non è facile delimitare i confini di Asylum con etichette – jazzcore, improvvisazione elettro-acustica, musica per immagini – così l’ascolto resta il giudice supremo.

Antonio Raia | sax
Renato Fiorito | sound engineer ed elettronica

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11.10 / HEXN live

Domenica 11 novembre alle 18

HEXN
live da VOLUME
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www.hexn.bandcamp.com

Il percorso musicale di Hexn è tanto vasto quanto complesso: nella sua incessante esplorazione di mondi diversi, assorbe tutto ciò che più lo stimola e incuriosisce, nel tentativo di creare il proprio pattern personale.
La sua musica include tracce di psichedelia, beat technoidi primitivi, canti rituali e droni oscuri: suona familiare e, in qualche modo, diversa.
In questo disco, è coadiuvato dal maestro Giuseppe Dal Bianco, che ne ha curato i fiati selezionando strumenti tradizionali di culture lontane, arricchendo ulteriormente e dando nuove tinte e sfumature al tutto.
YY è un concept sul tema del dualismo, l’eterna lotta tra luce ed ombra, bene e male, che si protrae dalla notte dei tempi. Due entità differenti ed allo stesso tempo inseparabili, che non possono esistere senza l’un l’altra e che al contempo si combattono a vicenda in una spirale infinita. Questo conflitto eterno è ciò che regola e bilancia l’universo, se una delle due parti dovesse prevalere, l’intero ordine dell’esistenza crollerebbe su sé stesso.
Come guerrieri che si preparano all’attacco, i due brani si scrutano e si studiano come animali feroci: mentre il beat è onnipresente e incessante, scricchiolanti esplosioni di rumore si contrappongono a fiati mistici, melodie nervose e preghiere mormoranti. Caos e pace, rumore e silenzio: in
questo sentiero di guerra, nessuno prevarrà.

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DELPHINE DORA / 12.06

Martedì 12 Giugno alle 1930

DELPHINE DORA
live da VOLUM E

Pianista, cantante, improvvisatrice, compositrice e fondatrice del marchio Wild Silence, Delphine Dora arriva da Parigi e
martedì 12 Giugno suonerà da VOLUM E il suo ultimo album uscito per la svizzera three:four records intitolato Eudaimon, che mette in musica i versi della poetessa Kaithleen Raine, e che la stessa Delphine considera il suo primo vero album da solista e il suo progetto più completo fino ad oggi.

http://www.three-four.net/releases/TFR046

«Instant classic! I have no idea what language Dora is singing in – it might be french or it might be not a language but listen to the expression and you know exactly what she is saying. It’s like listening to 19th century-german lieder, except easier to enjoy. Not because the longest track is 2:55. Probably because she is writing for her own voice, and manipulates it effortlessly like a wizard – the best kind of vocalist. The piano is restrained – mostly playing a traditional harmonic role to support the voice – allowing the voice a landscape in which to emote all over you. The songs are short, as they have captured a moment. (…)» (Julia Holter – L.A Magazine)

___bio

Since 2005, pianist, vocalist, improviser, composer and founder of the Wild Silence label, Delphine Dora has discreetly published recordings on imprints such as Siren Wire, Abaton Book Company, Was Ist Das?, Fort Evil Fruit, Okraïna, Bezirk and Feeding Tube.
Her iconoclastic music, which translates her personal world into sound, is based on an idea of composition as a spontaneous process, nourished by a variety of approaches: poems and texts by the likes of Walt Whitman, Sylvia Plath or Sarah Kane are set to music; songs at once both intimate and haunting are wrought from the aether (think about Sybille Baier or Maxine Funke); raw sketches melted into lost languages; free improvisations performed for piano and for various instruments; wild vocal experimentation explored… these provide the raw materials of Delphine’s unique compositions.

She has recently revisited along with Arlt singer Eloïse Decazes – and a good deal of exuberance – Luciano Berio’s Folk Songs, written for Cathy Berberian; plunged to the bottom Mocke’s liquid guitar through thirteen delicate musical conversations, and – during the same period – summoned a shower of organ, percussions, electronic sounds, trombone and weird voices with experimentalist Sophie Cooper.

She has shared stage with artists among Liam Singer, Lau Nau, Josephine Foster, Baby Dee, Julia Holter, Marisa Anderson, James Blackshaw, Ashley Paul and performed in numerous venues and places in Europe at Cafe OTO (London, UK), EACC – Espai d’art contemporani de Castelló (Castellón, Spain), Uebel & Gefahrlich (Hamburg, Germany), Brotfabrik (Frankfurt, Germany), MK Gallery (Milton Keynes, UK), 5e (Copenhagen, Denmark) and some festival appearances including Le Guess Who / invitation by Julia Holter (Netherlands), Fanø Free Folk Festival (DK), Supernormal Festival (UK), Copenhagen Jazz Festival (Denmark).

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MAURIZIO ABATE live 2005

Domenica 20 Maggio ore 18

MAURIZIO ABATE
live da VOLUM E

Maurizio Abate presenta live da VOLUM E il suo ultimo disco “Standig Waters” e lo farà accompagnato dal violino di Lucia Violetta Gasti. Molta, moltissima felicità.

Il disco è uscito il 9 Aprile ed è stato pubblicato in LP per Black Sweat Records e in CD per Boring Machines.

Ecco il link per ascoltare il disco: https://blacksweat.bandcamp.com/album/standing-waters
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Maurizio Abate è un chitarrista autodidatta attivo fin dai primi anni 2000 e mosso da una particolare fascinazione per gli strumenti a corda. La sua ricerca e il suo approccio istintivo alla sperimentazione, in perenne connessione con la primigenia intensità del suono, lo ha portato a esplorare differenti forme di espressione che incorporassero la materia del blues, del folk dell’elettronica e della psichedelia.
Dal 2006 ha fatto uscire dischi a suo nome e con progetti collettivi e ha partecipato numerosi tour in Italia ed Europa, si è inoltre occupato di diverse fasi di produzione, dalla registrazione al missaggio di dischi di altri musicisti spiriti affini.
Tra il 2009 e il 2010 ha collaborato con la Merce Cunningham Dance Company, partecipando alla rappresentazione di “Nearly Ninety” al fianco di Takehisa Kosugi e di John Paul Jones.
Alla fine del 2013 organizza una serie di proiezioni in anteprima italiana del documentario “In Search of Blind Joe Death: The Saga of John Fahey” del regista canadese James Cullingham e sfrutta l’occasione di suonare in apertura in alcune di queste proiezioni, per provare a misurarsi con la scrittura di brani per chitarra acustica. Da questo studio nascono i brani di “Loneliness Desire and Revenge” , che documenta il passaggio da pratiche di improvvisazione, overdubbing e utilizzo creativo dello studio di registrazione alla composizione per chitarra acustica. “Standing Waters” è il suo secondo lavoro in questa direzione ed esce nel Marzo 2018 per Boring Machine/Black Sweat Records, dal vivo verrà presentato quando possibile in formazione duo chitarra acustica e violino con Lucia Gasti che ha anche curato gli arrangiamenti degli archi nel disco.
Negli anni ha collaborato con:
David Vanzan and Virginia Genta (Jooklo duo), Kawabata Makoto (Acid Mother Temple), Luca Massolin (Golden Cup), Ricky Biondetti and Ale de Zan (In Zaire), Jeremie Sauvage and Mathieu Tilly (France), Paolo Pascolo and Andrea Gullo (Reset), Giorgio Pacorig, Marcella Riccardi (Bemydelay ), Al Doum and the Faryds, Rella the Woodcutter, Canedicoda, Alberto Boccardi, Matteo Uggeri, Claudio Rocchetti, Squadra Omega, Riccardo Sinigaglia, Maurice Louca…
Ha partecipato a più di 30 dischi pubblicati da:
Troglosound, Qbico, 8mm Records, Holidays, Boring Machines, Conspiracy Records, Tulip, Black Sweat, Sloow Tapes, Time Released Sound, Alt Vinyl, Yerevan Tapes, Blackest Rainbow.

_Standing Waters raccontato da Andrea Maria Simoniello:

Con questo nuovo lavoro Maurizio Abate riprende il discorso iniziato con Loneliness, Desire and Revenge del 2015, ma con una sensibilità narrativa differente. L’aria simbolica che si respira suggerisce un vissuto personale ed universale in cui i pensieri e le percezioni rimangono come avvolti in una eterna ruota cosmica. E’ una condizione che sfocia in una sincera introspezione ed identificazione empatica tra la stasi di un animo interiore e la vitalità fluente di paesaggi acquatici stagnanti. In questa direzione la musica di Abate condensa sempre multiple gamme di spettri emotivi diversi evocati da profondi richiami naturalistici.
Le ariose aperture delle corde, i sussurri lontani dell’armonica, le cascate di fraseggi ora più pacati ora più torrenziali possono condurre nel magnifico climax della Nostalgia. Gli arrangiamenti per violino e violoncello di Lucia Gasti introducono in una dimensione da idillio, in passaggi elegiaci di toccante poesia quasi di gusto cameristico, ma allo stesso tempo bagnati dagli umori pastorali e bucolici dei paesaggi autunnali; sono dipinti intrisi di sapori e colori differenti che ricordano la luce e il candore dei tonalismi veneti o dei quadri mobili densi di significato di Tarkovskij.
Nei momenti più cupi e tristi gli accordi aperti sono come sospensioni di quesiti e tormenti irrisolti, ma il finale catartico con un piano free e minimale prelude a possibili bagliori futuri, quasi a percepire che anche dove c’è stasi il sole può comunque far brillare la speranza del nuovo sulla radura dello stagno.
Rimane il sentore di quella “libertà di espressione” stilistica cara ai visionari Fahey e Basho; ma anche una nitida interpretazione della possibilità espressiva della chitarra solista, assolutamente lirica e contemporanea per la raffinatezza del suono cristallino, che mette questo lavoro in parallelo con le fondamentali prove acustiche di altri grandi come Jim O’Rourke, Jack Rose o James Blackshaw.

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THE STAR PILLOW live 0905

Mercoledì 9 Maggio alle 1930

THE STAR PILLOW
live da VOLUM E

THE STAR PILLOW presenta live da VOLUM E il suo ultimo disco “Symphony for an Intergalactic Brotherhood” appena pubblicato in LP da Boring Machines. Viaggione iperspaziale, ambientone atmosferico.

Ecco il link per ascoltare il disco https://boringmachines.bandcamp.com/album/the-star-pillow-symphony-for-an-intergalactic-brotherhood

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The Star Pillow è il progetto sperimentale drone-ambient del chitarrista Paolo Monti, nato nel 2007 e principalmente basato sulla ricerca di espressione e relazione tra suono, spazio ed emozioni umane.

The Star Pillow attualmente ha pubblicato 12 album su etichette come Boring Machines, Midira Records, Time Released Sound, Paradigms Recordings, Dead Vox, Setola di Maiale, ManzaNera, Taverna Records, Laverna, etc. Suona ininterrottamente in diversi tour e concerti in tutta Europa (Italia, Sardegna e Sicilia comprese, Francia, Svizzera, Slovenia, Ungheria, Belgio, Austria, Olanda, Germania, Polonia, Lettonia, Estonia e Finlandia).
Ha condiviso il palco con gente come William Basinski, Thisquietarmy, Nadja, Dirk Serries, Roy Montgomery, Jessica Moss, Lea Bertucci, Machinefabriek, Modelbau, N, [Bolt], BARST, Treha Sektori, Fuzz Orchestra, VipCancro, Ornaments, Lento, Bologna Violenta, Mombu, Neo, Thank U for Smoking, Simon Balestrazzi, Sarram, Giulio Aldinucci, Andrea Parkins e molti altri. Ha preso parte al Le Guess Who? Festival (NL), Kukemuru Ambient Festival (EST) , H.A.N.S. (NL), Gaudeamus Festival (NL), Suono Prossimo (IT), Rock Valley Festival (IT), Banday Festival (IT), AMM Beyond Festival (IT), Tago Fest (IT two editions), MVP Fest (IT), etc.
Collabora con il pianista Federico Gerini (in molti live e ben quattro album, di cui uno con l’ex Detonazione Bruno Romani) e con il regista Roberto Beani del collettivo Zimmerfrei che ha firmato tutti i videoclip ufficiali. Ha inoltre firmato la colonna sonora dei film “Nascono i Fiori” (Mauro Bartoli LabFilm 2016), “Tutta colpa di una ragazza alimentata ad elio” (Giancarlo Fruzzetti 2015), “Il Disassociato” (Cristina Picchi 2014).

www.thestarpillow.blogspot.com www.facebook.com/thestarpillow www.tavernarecords.bandcamp.com

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SABASABA live 0305

Giovedì 3 Maggio ore 1930

SABASABA
live da VOLUM E

I SabaSaba sono un trio composto da Tommaso Bonfilio (nastri, drum machine, organo), Andrea Marini (elettronica, flauto, chitarra, campane) e Gabriele Maggiorotto (batteria, percussioni, effetti), vengono da Torino e hanno un disco in uscita su Maple Death Records.

http://www.mapledeathrecords.com/releases/mdr024/

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Creeping out of Torino’s longest dark winter nights, isolated and shrouded in mystery just like the cities’ deep connection to black magic, here comes SabaSaba, the newest addition to the Maple Death family. Western esotericism converting pagan mystic’s one by one!

The trio of Tommaso Bonfilio (tape loops, drum machine, organ), Andrea Marini (electronics, flute, guitar, bells) and Gabriele Maggiorotto (drums, percussion, effects) is a rare beast, night phantoms embarking on a digital dust adventure set in a world punctuated by Ballard’s dreams and William Gibson’s visions. SabaSaba’s self-titled debut is an industrial cinematic dub scorcher that is not afraid to mix dark isolationist off-kilter machines, tape recorders and the earthy beat of primordial dancehall dub productions (King Tubby, Horace Andy). Album opener Bells sets the tone right away, a pulsating horror tempo and Crowley cadence symbolically uniting the Disques OCORA catalogue and the ambient droning of Nurse With Wound. Magma is a witch march advancing slowly into Kosmische lands, Drops is an opium induced hyper dub ballad where African Head Charge’s sun is eclipsed by Coil’s black moon. Peradam inspired by René Daumal’s ‘Mount Analogue’ ascends and weaves ideally upstream across the Po river while Red Nights sees Italian Occult legends and co-conspirators Father Murphy spreading their cathartic chanting. Eden – Olympia is the perfect closer, a calming distant tribe of percolating bells awakening the spirit.

This is not wishy-washy psychedelic music, this is the real deal, a voyage into mind alteration through sound, a chariot proceeding East, West and everywhere in between, hands turning digital knobs, feet raising dust and grain while the heart beats analog to the pulse of Mother Earth.

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MIMAN live 22.04 ore 18

I MIMAN son un trio di improvvisazione composto dal violinista Hans Kjorstad, il chitarrista e clarinettista Andreas Røysum e il bassista e sintetista Egil Kalman: tre dei nomi più attivi della scena jazz e d’improvvisazione scandinava. Nel loro suono si intrecciano diverse influenze: il folk norvegese, inglese e indiano si fondono in modo organico e per nulla dogmatico con un approccio free jazz e contemporaneo.
Il trio ha girato tutta l’Europa negli ultimi anni, nel 2018 pubblicherà il suo album di debutto e continuerà a diffondere il suo suono in tutto il continente con un lungo tour che siamo felici passi anche da VOLUM E.



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ŠIROM /// live 12.04

Giovedì 12 Aprile ore 1930
ŠIROM
live da VOLUM E

I Širom sono un trio sloveno composto da Iztok Koren, Ana Kravanja, Samo Kutin. Suonano musica viva, cinematica, che affonda le proprie radici nella tradizione folk ma che allo stesso tempo le estirpa, facendo tendere il proprio suono a un qualcosa di universale, che sembra appartenere alla natura nel suo complesso. L’utilizzo di strumenti autocostruiti e una naturale tendenza all’esplorazione sonora sono due caratteristiche fondamentali dei Širom che fanno sì che la loro musica possa essere definita una sorta di “folk immaginario”.
Il loro ultimo, bellissimo disco, uscito nel 2017 per Glitterbeat Records e intitolato I Can Be A Clay Snapper, è nato proprio dalla voglia di rientrare in contatto con la natura, con le aree meno accessibili e più incontaminate della propria terra, con la tradizione musicale e orale per trarne ispirazione e vedere come questi elementi potessero in qualche modo influenzare il loro approccio alla musica. Da questo approccio è nato anche un mini-documentario, intitolato Memoryscapes, che documenta in modo molto affascinante il processo creativo del gruppo.
Le influenze, però, sono molteplici e arrivano fino al punk rock e al post-rock, e si sente: a tratti, i Širom possono quasi sembrare un gruppo Constellation della famiglia Silver Mt. Zion / Godspeed You! Black Emperor.
Concerto imperdibile.

ASCOLTA I CAN BE A CLAY SNAPPER
https://sirom.bandcamp.com/

GUARDA IL MINI-DOCUMENTARIO MEMORYSCAPES