Description
Charles Mingus non è stato soltanto un geniale contrabbassista e uno dei maggiori interpreti del jazz del Novecento. È stato anche un personaggio pubblico eccentrico e anticonvenzionale, guru dei poeti Beat e della controcultura giovanile, avversario feroce del sistema americano delle classi e delle razze, paladino dell’indipendenza artistica e della libertà di sperimentazione.
Quando nel 1971, dopo oltre dieci anni di riscritture e rifiuti editoriali, diede alle stampe la sua autobiografia, il mondo del jazz si trovò di fronte a un documento inatteso e sconcertante, un libro che oltrepassava e letteralmente stravolgeva i canoni del memoir d’artista. Scritto in terza persona, con una voce narrante che si presenta come il «doppio» di Mingus, Peggio di un bastardo è a tratti un vero e proprio romanzo psicoanalitico, lirico e intimista; a tratti un coraggioso pamphlet di denuncia contro gli stereotipi basati sul colore della pelle; a tratti, infine, una gigantesca fantasia erotica in cui il sesso, accanto alla musica, si fa elemento purificatore di ogni dolore e di ogni ossessione.