Massimo Fagioli – ISTINTO DI MORTE E CONOSCENZA

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Che cosa sono il desiderio e l’invidia? Come e perché ci si ammala? Cos’è il sogno, dove nasce e cosa rivela? A quarant’anni dalla sua prima pubblicazione, arricchito da nuove e significative considerazioni, torna nelle librerie Istinto di morte e conoscenza, il testo che rappresenta la base teorica e metodologica dell’attività clinica di Massimo Fagioli e che portò, nel 1975, alla nascita dell’Analisi Collettiva. Un’opera che, grazie anche a un linguaggio comprensibile a tutti, ha riscosso negli anni un grande successo non solo fra gli addetti ai lavori.

«Il paziente teme il terapeuta assente, non quello presente». «Si può essere presenti fisicamente, ma assenti in senso psichico. Assenti cioè nel rapporto interumano».
Cosa accade quando il terapeuta è assente? Fagioli illustra, passo dopo passo, come il paziente diventa più “aggressivo” del terapeuta stesso che, apparentemente, lo sta abbandonando. Questo “diventare più aggressivo” non viene però realizzato in maniera eclatante, ad esempio aggredendo l’altro fisicamente, ma con un cambiamento dell’assetto interno che può restare del tutto invisibile. Una sorta di black out interiore in cui l’altro e il rapporto con l’altro non vengono “rimossi”, ma portati a completa sparizione. Il nome dato a questa dinamica pulsionale è “pulsione di annullamento”. Essa può avere conseguenze catastrofiche se ciò che viene fatto sparire è rilevante dal punto di vista libidico come appunto il rapporto col terapeuta, ma anche una separazione o la morte di un familiare. Fagioli chiarisce che la pulsione di annullamento non è però necessariamente distruttiva. Con la partecipazione della libido essa agisce invece come matrice dello sviluppo psichico, ed è fantasia di sparizione. Una serie di riflessioni consecutive porta l’autore poi a formulare la nota Teoria della nascita. La scoperta cioè di come, dalle premesse biologiche dello sviluppo fetale, si arrivi ad una fondamentale trasformazione al momento della nascita. Momento in cui una realtà puramente biologica, quella del feto, si trasforma in realtà umana.

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Che cosa sono il desiderio e l’invidia? Come e perché ci si ammala? Cos’è il sogno, dove nasce e cosa rivela? A quarant’anni dalla sua prima pubblicazione, arricchito da nuove e significative considerazioni, torna nelle librerie Istinto di morte e conoscenza, il testo che rappresenta la base teorica e metodologica dell’attività clinica di Massimo Fagioli e che portò, nel 1975, alla nascita dell’Analisi Collettiva. Un’opera che, grazie anche a un linguaggio comprensibile a tutti, ha riscosso negli anni un grande successo non solo fra gli addetti ai lavori.

«Il paziente teme il terapeuta assente, non quello presente». «Si può essere presenti fisicamente, ma assenti in senso psichico. Assenti cioè nel rapporto interumano».
Cosa accade quando il terapeuta è assente? Fagioli illustra, passo dopo passo, come il paziente diventa più “aggressivo” del terapeuta stesso che, apparentemente, lo sta abbandonando. Questo “diventare più aggressivo” non viene però realizzato in maniera eclatante, ad esempio aggredendo l’altro fisicamente, ma con un cambiamento dell’assetto interno che può restare del tutto invisibile. Una sorta di black out interiore in cui l’altro e il rapporto con l’altro non vengono “rimossi”, ma portati a completa sparizione. Il nome dato a questa dinamica pulsionale è “pulsione di annullamento”. Essa può avere conseguenze catastrofiche se ciò che viene fatto sparire è rilevante dal punto di vista libidico come appunto il rapporto col terapeuta, ma anche una separazione o la morte di un familiare. Fagioli chiarisce che la pulsione di annullamento non è però necessariamente distruttiva. Con la partecipazione della libido essa agisce invece come matrice dello sviluppo psichico, ed è fantasia di sparizione. Una serie di riflessioni consecutive porta l’autore poi a formulare la nota Teoria della nascita. La scoperta cioè di come, dalle premesse biologiche dello sviluppo fetale, si arrivi ad una fondamentale trasformazione al momento della nascita. Momento in cui una realtà puramente biologica, quella del feto, si trasforma in realtà umana.