VENIAMO DAL BASSO COME UN PUGNO SOTTO IL MENTO di Alice Diacono
con Alice Diacono, Martina Castigliani e Giovanni Bitetto
in collaborazione con Volume – dischi e libri
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Veniamo dal basso come un pugno sotto il mento è una raccolta illustrata di poesie in prosa e prose poetiche. Un viaggio lungo dieci capitoli in cui si parla di: presa di coscienza della propria femminilità, respiro, piccioni, cadute dai pattini, buchi neri, incapacità di amare, Antropocene, Cazzocene, file alle Poste, cuochi pakistani, Gesù, precariato emotivo ed economico, sradicamenti, clamori, pensamenti, euforia e disforia, dinosauri, morti e rinascite.
I testi, scritti per essere letti a perdifiato e per arrivare anche a chi non legge abitualmente o odia la poesia, vanno giù come patatine fritte. La lettura prevede inoltre musica da sballo dai ritmi sferzanti e un gran coinvolgimento emotivo con picchi di sfrenato romanticismo e altri di tormentato esistenzialismo, il tutto servito in salsa agrodolce.
Ottimo anche per essere gustato in compagnia, in treno, tra un articolo e l’altro della tempolinea, al trotto, al galoppo, in marcia verso la distruzione del capitale e del patriarcato, dalla parrucchiera, al tabernacolo e sul cesso.
Giovedì 13 Febbraio vi aspettiamo da Volume, alle 19.30
Dialogheranno con l’autrice:
Martina Castigliani – Giornalista del Fatto Quotidiano, ha scritto per Libération e Idioteca. Nel 2019 ha pubblicato Cercavo la fine del mare (Mimesis).
Giovanni Bitetto – Scrive per The Vision, ha scritto per Il Tascabile, L’Indiscreto, Terra Nullius e Naziona Indiana. Ha pubblicato un racconto nella raccolta Odi (effequ, 2017) e nel 2019 il suo romanzo d’esordio Scavare (Italosvevo). E’ assistente redattore al Saggiatore.
Interverranno gli autori Philip Di Salvo, Mattia Vacca, Emanuele Amighetti, Giovanni Egeo Marchi insieme a Roberto Maggioni
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A seguito della campagna crowdfunding su Kickstarter che si è tenuta tra luglio e settembre 2017, è finalmente stato pubblicato CONFINE. GIovedì 8 Marzo lo presentiamo da VOLUM E con gli autori di questo bellissimo progetto moderati da Roberto Maggioni.
Nell’estate del 2016, centinaia di migranti che cercavano di raggiungere l’Europa del Nord attraverso la Svizzera si sono ritrovati bloccati sul confine tra Italia e Svizzera. Per circa tre mesi, 500 persone sono state forzate a sostare nel parco all’esterno della stazione ferroviaria di Como S. Giovanni, in attesa di conoscere il loro futuro. Questo libro è una raccolta di immagini scattate durante l’emergenza e che raccontano come, in pochi giorni, uno dei luoghi di ingresso di Como sia diventato un campo profughi, portando la crisi dei migranti sul confine italo-svizzero.
Confine è anche composto da una selezione di articoli giornalistici pubblicati nelle settimane della crisi. Il libro riporta gli eventi del 2016 e la reazione della città di Como, costretta ad affrontare il suo status di città di confine, troppo a lungo dimenticato. Le fotografie incluse nel libro sono state pubblicate originariamente da diverse testate internazionali. Gli scatti di Mattia Vacca sono stati dati alle stampe da Die Zeit (Germania), Corriere della Sera, La Stampa e Open Migration (Italia). Il suo lavoro da Como ha vinto il Premio Vergani come miglior webdoc del 2016. Le immagini di Emanuele Amighetti sono state pubblicate da Politico Europe (Belgio), Open Migration e The Towner (Italia). Il suo lavoro su Como ha anche vinto un Award of Excellence della Society for News Design Competition. Oltre a contenuti originali, il libro contiene anche articoli pubblicati da The Towner e Open Migration (Italia).
Il libro è in lingua inglese e contiene anche traduzioni in italiano. Il progetto Confine è stato realizzato grazie a una campagna crowdfunding su Kickstarter che si è tenuta tra luglio e settembre 2017. 282 persone hanno donato 9mila euro utilizzati per la realizzazione del volume. Una parte dei soldi raccolti con la campagna sono stati donati in beneficienza a un’associazione che si occupa di accoglienza ai migranti sul territorio di Como.
Gli autori:
Philip Di Salvo (editor) is a researcher and a journalist. He’s currently based at Università della Svizzera italiana (Lugano, Switzerland) where he’s working on his PhD on digital whistleblowing. His areas of interest include whistleblowing, Internet surveillance, military drone strikes and the relationship between hacking and journalism. He also covers these issues for Wired, Motherboard, Esquire and other publications. He also works as Italian editor for The European Journalism Observatory.
Mattia Vacca (photographer) is a freelance photojournalist and a documentary photographer. He was a daily contributor for Il Corriere della Sera covering breaking news stories in Northern Italy. His first self-published photobook, A Winter’s Tale, came out in 2014. His work has been featured on New Republic, The Guardian, The Indipendent, Die Zeit, France Soir, BBC, Vice, Vanity Fair, Elle Decor, Private Photoreview, L’Oeil de la Photographie, Corriere della Sera, La Repubblica and La Stampa among the others. He received numerous awards, including Sony World Photography Awards, Royal Photographic Society Awards, Unesco Humanity Photo Awards, Renaissance Prize, New York Photo Awards, International Photography Awards, Foto 8 Summershow and Phodar Biennial. His photographs have been exhibited in galleries and festivals worldwide. He was also a TEDx speaker.
Emanuele Amighetti (photographer) is a freelance documentary photographer focused on social issues and the aftermath of war. His works have been published on Wired, Vice, Politico Europe, Open Society Foundations, PDN, Lenscratch, Panorama, L’Espresso, Pagina 99, OpenMigration and Lettera 43 among the others. His photographs have been exhibited in galleries and festivals in Italy, Greece, Australia, and the UK. He was recipient of various awards including PDN Photo Annual, PX3 Prix de la Photographie, Head on Photo Festival Awards, Lenscratch Student Prize and Belfast Photo Festival. He is one of the artists exhibiting at this year’s edition of Les Rencontres de la Photographie, Arles (FR) and Phodar Biennial (BG). He was one of the selected photographers to attend the Eddie Adams Workshop in October 2017.
Giovanni Marchi (visual designer) is a graphic designer and art director from Olbia, Sardinia. He collaborated with Danese Milano, Mousse Magazine and Studio Tinaa. In the last years he worked for clients such as Super Sunglasses, Swatch, Yamakawa, Viafarini, Fondazione Morra Greco. Since 2013 Giovanni works at Accurat as head of visual.
Rassegna stampa selezionata:
Confine, una campagna su Kickstarter per raccontare i migranti a Como: https:// .wired.it/attualita/media/2017/07/03/confine-kickstarter-migranti-como/ (Wired Italia)
‘Confine’: la storia di una stazione diventata un campo migranti: https:// creators.vice.com/it/article/ywg9b5/confine-raccoglie-ritratti-migranti-che-vivono- alla-stazione-dei-treni (Creators/Vice Italia)
Como città di Confine: in un libro l’emergenza migranti: http://espresso.repubblica.it/ foto/2017/07/06/galleria/confine-il-libro-che-racconta-l-emergenza- migranti-1.305646#1 (L’Espresso)
Stuck on the Swiss border: photo book ‘Confine’ documents migrants’ reality: http:// .infomigrants.net/en/post/4742/stuck-on-the-swiss-border-photo-book-confine- documents-migrants-reality (InfoMigrants)
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