VENIAMO DAL BASSO COME UN PUGNO SOTTO IL MENTO di Alice Diacono
con Alice Diacono, Martina Castigliani e Giovanni Bitetto
in collaborazione con Volume – dischi e libri
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Veniamo dal basso come un pugno sotto il mento è una raccolta illustrata di poesie in prosa e prose poetiche. Un viaggio lungo dieci capitoli in cui si parla di: presa di coscienza della propria femminilità, respiro, piccioni, cadute dai pattini, buchi neri, incapacità di amare, Antropocene, Cazzocene, file alle Poste, cuochi pakistani, Gesù, precariato emotivo ed economico, sradicamenti, clamori, pensamenti, euforia e disforia, dinosauri, morti e rinascite.
I testi, scritti per essere letti a perdifiato e per arrivare anche a chi non legge abitualmente o odia la poesia, vanno giù come patatine fritte. La lettura prevede inoltre musica da sballo dai ritmi sferzanti e un gran coinvolgimento emotivo con picchi di sfrenato romanticismo e altri di tormentato esistenzialismo, il tutto servito in salsa agrodolce.
Ottimo anche per essere gustato in compagnia, in treno, tra un articolo e l’altro della tempolinea, al trotto, al galoppo, in marcia verso la distruzione del capitale e del patriarcato, dalla parrucchiera, al tabernacolo e sul cesso.
Giovedì 13 Febbraio vi aspettiamo da Volume, alle 19.30
Dialogheranno con l’autrice:
Martina Castigliani – Giornalista del Fatto Quotidiano, ha scritto per Libération e Idioteca. Nel 2019 ha pubblicato Cercavo la fine del mare (Mimesis).
Giovanni Bitetto – Scrive per The Vision, ha scritto per Il Tascabile, L’Indiscreto, Terra Nullius e Naziona Indiana. Ha pubblicato un racconto nella raccolta Odi (effequ, 2017) e nel 2019 il suo romanzo d’esordio Scavare (Italosvevo). E’ assistente redattore al Saggiatore.
mercoledì 20 febbraio alle 1930
Presentazione di KALEIDO (Eris Edizioni)
di Davide ‘Bart’ Salvemini
Insieme all’autore interverrà Vincenzo Filosa.
“Questa non è una storia di pirati. Ma non è neanche una sola storia. È una storia di storie, una matrioska di coloratissime storie. Con i pirati, una balena, un tesoro da cercare che non è fatto di dobloni, botte e cannonate, leggende antichissime, sfere colorate, esseri saggi e dimensioni fuori dal tempo e dallo spazio. Insomma, il caledoscopio di mondi impossibili creato da Davide Bart Salvemini racconta di tutto, ma con delicatezza, e prende il lettore per mano, insieme a Mr. Tondo e Mr. Quadrato e lo porta a bordo di una nave, o tra tardigradi ed ere glaciali, sino a scoprire come entrare in connessione con tutti i possibili punti di vista di ogni essere vivente. Surreale e delicato, pop e divertente, come direbbe il suo pirata: «Partiamo per un’altra avventura!»”
Kaleido è il graphic novel di debutto di Davide Bart Salvemini.
Salvemini è un giovane illustratore e fumettista che finora ha realizzato storie brevi per pubblicazioni autoprodotte ed è particolarmente attivo come illustratore per il circuito musicale (con locandine, videoclip e copertine di dischi). Le sue influenze vanno ricondotte alle nuove tendenze del fumetto indie contemporaneo, passando per Jesse Jacobs e Michael DeForge (anch’essi pubblicati in Italia da Eris Edizioni).
Tramite una voce narrante, Kaleido racconta la storia di un coraggioso capitano nerboruto e la sua flotta di strani compagni d’avventura che si preparano a issare le vele e a salpare. Ma presto questa si rivela non essere una storia di pirati, bensì un viaggio alla scoperta di uno dei più grandi misteri dell’universo.
In cerca di una leggendaria sfera del colore della giada i protagonisti si imbatteranno in qualcosa che loro stessi non sanno spiegare: un enorme e docile gigante verde. Da quel momento in avanti la ciurma sarà invincibile, ma c’è dell’altro e la storia, con i suoi colori e le sue forme psichedeliche, assume risvolti sempre più surreali. (Fumettologica)
Presentazione di
NEL BOSCO DEL NOSTRO SPLENDORE (Rizzoli Lizard)
di Ciro Fanelli
Interverranno l’autore e Tim Small
“Sono tornato qui dopo un po’ di anni passati all’estero, in una grande città. Come tutti quelli che partono, mi ero illuso che questo posto sarebbe rimasto identico, fedele ai miei ricordi. In realtà, qui tutto è cambiato, come le mie abitudini. Sono tornato in un luogo dove ho troppo poco. Giusto qualcosa, ma chissà se è abbastanza.”
Ciro ha quasi quarant’anni e di motivi per andarsene dal suo paese ne aveva parecchi. Primo fra tutti, lasciarsi alle spalle un’adolescenza passata in ospedale e segnata dal diabete. Ora che la vita l’ha costretto a ritornare, non gli resta che riconciliarsi con il luogo simbolo della sua infanzia: il monte che monte non è.
Per arrivare in cima a quella strana collina che sovrasta il borgo, si segue un sentiero che si snoda tra un bosco di querce, olmi e pini. All’ombra di quegli alberi, vivono funghi, rospi e una miriade di ragni e insetti: un’orchestra di rami, zampe e radici nella quale Ciro si addentra ogni giorno, scoprendo un legame sempre più profondo tra le origini del suo male e i segreti di quell’angolo di natura.
Nasce così una storia d’amore sui generis, un’autobiografia che si sporca di finzione per dare voce a una realtà indicibile. Un libro in cui parole e immagini scavano per riesumare il cuore della nostra rabbia bambina, della nostra irriducibile innocenza
VOLUME e GRRRZ
presentano
BILDUNG STORIES + PARTY
con Spugna e Macchiavello
e Elisabetta Sedda
“Ragazzino va all’inferno” e “Una brutta storia” sono due graphic novel incentrati sulla crescita, sul diventare adulti senza perdere il bello della giovinezza. Due esempi a fumetti di bildung scatenata in perfetto stile GRRRz. Elisabetta Sedda ne parlerà con Spugna e Macchiavello, che si sfideranno poi in un live painting accompagnato da una selezione musicale che Volume ha curato con i due autori.
Fumetti, chiacchiere, dediche, sketch, da bere e una colonna sonora d’eccezione. Per le scommesse sul match Macchiavello – Spugna contattare Monaci o Benei, allibratori ufficiali
dell’evento.
Presentazione musicale del libro “Milanesi brava gente” con gli autori Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli e la complicità al mixer di Marco Monaci.
Milano è, lo sappiamo, una città votata al lavoro e alla fatica. Ma non tutto si conclude quando chiudono gli uffici o si spengono le luci dei negozi. Anzi. E’ proprio in quel momento che la Malavita va al lavoro, con i suoi protagonisti!
Parleremo della vita notturna di Milano, fatta di divertimento ma anche e soprattutto di professionisti all’opera nei principali campi del malaffare. A far da sottofondo e da filo conduttore, la musica che ha contribuito a creare e far crescere l’immaginario del bandito, cantandone ascese e disgrazie.
“Il Brancher è un durista mancato. Lui avrebbe voluto fare le rapine in banca, ma ha un difetto: balbetta. Pare che una volta ci abbia provato, a fare una dura. Dicono che sia entrato in banca, pistola in pugno, e abbia detto:
– Fe-fe-fermi tutti! Que-ques… Va bè, a monte. Fa-fa-facciamo finta
di-di niente.
E da allora si è specializzato nei colpi che si fanno di notte, dove il
silenzio è un valore”.
“Milanesi brava gente” è figlio di Radiografia Nera, uno dei programmi di maggior successo degli ultimi anni di Radio Popolare, e raccoglie le storie più sciagurate e poetiche che Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli, per tre anni, hanno inseguito negli archivi e raccontato in onda.
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Il libro, pubblicato da leMIlieu, sarà acquistabile da Volume – dischi e libri nel corso della serata.
Presentazione del libro
RITRATTO DI UNO STALKER
di Cinzia Piccoli L’Asino d’oro edizioni
Insieme all’autrice interverranno
Eleonora Aragona (giornalista)
Daniela Della Putta (psichiatra e psicoterapeuta)
Letture dell’attrice Giulia Mancini
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Maurizio vive nel terrore di non essere amato, schiavo del rancore freddo verso la madre, verso chi sta meglio di lui, verso le donne che rendono infelici gli uomini. Dentro di lui, il dolore di una ferita che non si è mai cicatrizzata. Una ferita ancora sanguinante che, come un malevolo burattinaio, muove le fila della sua vita. Maurizio diventa un uomo senza spina dorsale. Vuoto di affetti che non siano l’odio per il mondo e la pietà verso se stesso. Ma Lucia non se ne accorge, è attratta da quel ragazzo ombroso e introverso. Lei ha bisogno di un uomo così, da amare e proteggere, per sentirsi amata e protetta. È per la necessità di un affetto a tutti i costi, di quella presenza maschile di cui si è sentita privata fin da bambina che Lucia, una ragazza bella, piena di vita e di interessi, si rende complice di Maurizio, lasciando che diventi ogni giorno più aggressivo, possessivo, fino a distruggere quanto lei ha di più vitale e prezioso?
L’illusione che ci sia una luce che finalmente irradia le giornate di Maurizio e cancella ogni tenebra durerà poco. Ben presto la paura dell’abbandono prenderà il sopravvento su di lui. E tornerà il buio.
Un epilogo sconvolgente, inaspettato… possibile. Al termine di un crescendo di emozioni forti.
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Biografia dell’autrice Cinzia Piccoli
Insegnante, vive a Fano. Da sempre lettrice e appassionata di letteratura classica e contemporanea, ha pubblicato due romanzi: Come Bovary (2012) e La Vecchia (2013) quest’ultima opera vincitrice del premio letterario internazionale “la donna si racconta”.
COORDINATION DENIED
di Rosy Sinicropi e Jacob Balzani Lööv
Interverranno gli autori insieme a Laura Silvia Battaglia e Barbara Archetti
‘Coordination denied’ è un libro che parla di un workshop di fotografia che non ha mai avuto fisicamente luogo. Le autorità israeliane che coordinano l’accesso alla striscia di Gaza hanno negato l’accesso agli autori, Rosy Sincropi e Jacob Balzani Lööv poche ore prima del loro arrivo in Israele. Incapaci di raggiungere i loro giovanissimi studenti, i due hanno provato, in piccolo, la frustrazione delle restrizioni di movimento che i palestinesi vivono ogni giorno. Hanno tuttavia deciso di portare avanti il workshop con un mix improvvisato di Facebook e Google Translate, nonostante i black out e le difficoltà tecniche. La difficoltà stessa di raggiungere i propri studenti è diventata così fonte di ispirazione per il libro, dove le foto dei ragazzini del campo profughi di Rafah ci portano in una terra composta di esseri umani mentre le foto di Rosy e Jacob mostrano uno stato dove i muri e le separazioni sono diventate la normalità.
Ogni volta che si creano divisioni diventa facile smettere di parlarsi e creare mostri. Come i prigionieri nella caverna di Platone non possiamo verificare ciò che vediamo e cominciamo a credere a qualsiasi cosa. Cominciamo a perdere l’umana inclinazione al dialogo che è la soluzione più indolore di un conflitto. Il libro spera di aprire, per un attimo, una breccia in questi muri offrendo uno sguardo sul mondo dei bambini nella striscia di Gaza.
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Rosy Sinicropi é una fotografa che arriva dal lavoro sociale. Ha tenuto laboratori di fotografia in realtà diverse come scuole, carceri, centri per disabili e centri di accoglienza. Utilizza la macchina fotografica per spingere i suoi allievi ad avere uno sguardo su se stessi e fermarsi a contemplare la loro storia personale.
Jacob Balzani Lööv, fotografo e giornalista ama esplorare storie di persone profondamente attaccate al proprio territorio, sia questo una zona contesa o una giungla tropicale. Nato a Milano ha pubblicato per le maggiori riviste internazionali e corrisponde dall’Italia per il quotidiano svedese Dagens Nyheter.
Laura Silvia Battaglia, giornalista professionista freelance e documentarista specializzata in Medio Oriente e zone di conflitto, è nata a Catania e vive tra Milano e Sana’a (Yemen).
Barbara Archetti è presidente di Vento di Terra ONG. La ong, attiva da anni in Palestina, ha realizzato il progetto in cui si inquadra il workshop fotografico da cui nasce “coordination denied”e numerosi altri interventi tra cui il più conosciuto è “la scuola di gomme”.
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COORDINATION DENIED è un progetto di: Rosy Sinicropi e Jacob Balzani Lööv con Vento di Terra
Fotografie di: Doha Abo Mohsen, Rema Abu Dahi, Khaled Abu Rahma, Shahd Abu Zbaida, Salem Al Akhras, Bayan Al Hamayda, Malak Al Kourdi, Farah Al Qotaty, Jana Al Qotaty, Enji Albarqy, Loai Albasyouni, Moatsem Aljendi, Marouf Alnems, Mohamed Alreyati, Saja Alsaadawe, Arkan Alsabaheen, Malak Alshaer, Shorooq Alshaer, Huda Dhair, Farah Ersan, Tala Husain, Amina Ibrahim, Rama Ibrahim, Hala Ibrahim, Ekrami Madi, Asala Madi, Ahmed Shaheen, Iman Shaheen, Gharam Tabasi, Basil Zanoun, Rosy Sinicropi e Jacob Balzani Lööv
Editing: Rosy Sinicropi e Jacob Balzani Lööv
Progetto grafico: Roberta Donatini
Produzione: Vento di Terra
Stampa: Intergrafica S.R.L.
320 copie stampa indigo, copertina serigrafica 1 colore, rilegatura svizzera
sabato 27 ottobre ore 17
HURRICANE presenta
I SOPRAVVISSUTI
insieme ad Andrea Coccia
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Usciti a puntate su Linus rivista: 50 anni di cultura del fumetto, I Sopravvissuti diventano un libro edito da Eris Edizioni con storie e materiali inediti.
Hurricane Ivan non crea solo dei personaggi ma un intero mondo, perfetta fotografia del nostro, solo più sincero e smaliziato. I protagonisti di queste storie tentano disperatamente di sopravvivere in un mondo di totale crisi economica come Omino e Tacchino, coinquilini, che vivono nell’eterna ricerca di un reddito, Varnelli che si autoseppellisce per fingersi morto e non dover pagare più niente. La penna di Hurricane crea il loro perfetto habitat: la casa dei conquilini con la stanza del “muro del pianto”, il discount dove i prodotti sono addestrati a urlare se dei clienti “poveracci” si avvicinano a loro, il cinema con i biglietti ridotti per chi vede solo la pubblicità, e la campagna “Fatti cucinare dalle mense dello Stato” per soddisfare il bisogno proteico del paese e cancellare letteralmente la disoccupazione: chi denuncia un disoccupato ha diritto a un buono pasto omaggio.
Hurricane è l’unico grande erede della satira e della Golden Age del fumetto italiano da Il Male a Frigidaire, nelle sue tavole c’è tutto quello che stimo vivendo: il suo lavoro, divertente e spietato, trova finalmente nella forma libro lo spazio di cui ha bisogno.
«Hurricane è riconosciuto unanimemente come uno dei più grandi fumettisti satirici in attività. Il suo capolavoro è percorso da un’inquietudine delicata e allarmante; ed è destinato a diventare un classico del grottesco. L’ho letto da pochi giorni e non parlo d’altro.»
Daniele Luttazzi, dalla prefazione al libro
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Andrea Coccia è nato il 15 dicembre 1982 a Milano. Ha fondato nel gennaio del 2015 il progetto Slow News. Ha fondato la rivista letteraria El Aleph, ha scritto di libri su Booksblog, Grazia e Saturno (Il Fatto Quotidiano) e di un po’ di tutto su ilPost.it. È stato redattore della rivista di satira sociale L’antitempo (Premio Satira Forte dei Marmi 2013) e dal 2010 fa parte del collettivo omonimo.
GRANDE MUSICA NERA
STORIA DELL’ART ENSEMBLE OF CHICAGO (Edizioni Quodlibet)
Ne parleranno Claudio Sessa, Ivan Carozzi, Fabio Ferretti.
Suonerà e canterà Dudù Kouate, griot senegalese entrato a far parte della nuova formazione dell’Art Ensemble of Chicago diretta da Roscoe Mitchell.
Quodlibet porta in Italia il libro di Paul Steinbeck curato da Claudio Sessa e tradotto da Giuseppe Lucchesini.
Raccontare l’Art Ensemble of Chicago significa attraversare buona parte delle esperienze artistiche più innovative del secondo Novecento. Senza mai allontanarsi dalla cultura afroamericana in cui si sono formati (la musica delle chiese nere, quella delle comunità locali, le bande dell’esercito, il jazz di ogni epoca), i suoi membri hanno saputo influenzare l’arte performativa di tutto il pianeta, sintetizzando nel concetto di Grande Musica Nera ciò che la diaspora africana nel mondo ha regalato alla cultura contemporanea. Fin dalla metà degli anni Sessanta, sul palcoscenico i membri dell’Art Ensemble creavano un irresistibile intreccio di esperienze spettacolari, suonando centinaia di strumenti, recitando poesie, dando vita a episodi teatrali, mascherandosi e usando costumi d’ogni provenienza. Emerso dal formidabile calderone espressivo della Chicago nera degli anni Sessanta, il gruppo si è affermato in una Parigi che era stata appena attraversata dai fermenti del Sessantotto e ha poi trionfalmente conquistato il pubblico di tutti i continenti. In questo volume Paul Steinbeck esplora nei dettagli la storia dell’Art Ensemble of Chicago: unisce l’analisi musicale alla ricerca storica, proponendo un’approfondita interpretazione del modo di improvvisare del gruppo. Scopriamo così che una gran quantità di modelli d’improvvisazione e di composizione si sposa a quel concetto cooperativo di interazione sociale che ha permesso alla formazione di attraversare con successo i decenni. Nonostante infatti la dolorosa scomparsa di due fondatori, Lester Bowie e Malachi Favors, e il ritiro di Joseph Jarman, il creatore del gruppo Roscoe Mitchell lo guida ancor oggi assieme a Don Moye, caso più unico che raro nella storia della musica. L’avventura dell’Art Ensemble continua.
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Claudio Sessa ha diretto il mensile Musica Jazz. Collabora con il Corriere della Sera, Radio3, Radio Svizzera Italiana. Insegna al Conservatorio di Cuneo. Ha scritto per il Saggiatore.
Ivan Carozzi è caporedattore presso la rivista Linus e continua saltuariamente a lavorare per la televisione. Ha scritto per diverse testate, ha un blog sul Post ed è autore di Teneri violenti (Einaudi Stile Libero, 2016), Figli delle stelle (Baldini & Castoldi, 2014) e Macao (Feltrinelli digital, 2012)
Dudù Kouate, griot senegalese, ha collaborato con vari musicisti italiani nell’ambito dell’area jazz di ricerca. Grazie al sodalizio con Don Moye, è entrato a far parte della nuova formazione dell’Art Ensemble of Chicago diretta da Roscoe Mitchell
Fabio Ferretti è legato da molti anni alla casa editrice Quodlibet. Ha ideato e cura la nuova collana di musica Chorus. Promoter musicale, dal 2002 cura la rassegna dei Concerti sul Prato (Ancona).
Mercoledì 11 Aprile ore 1930
Presentazione di MUSICAGE
con Veniero Rizzardi e Valerio Mattioli
«A volte cerco di fare qualcosa che sembri assolutamente fuori luogo, affinché il lavoro non proceda in maniera logica, ma se ne vada da qualche altra parte.»
Di John Cage, filosofo, scrittore, pittore, compositore, teorico musicale, cacciatore di funghi, alchimista della rivoluzione, dà una straordinaria testimonianza Musicage, il volume che raccoglie le conversazioni con Joan Retallack su musica, arte e vita (il Saggiatore, 2017).
Veniero Rizzardi, musicologo, storico dei media e prefatore del libro, sarà a Milano per una serata dedicata a questo artista impossibile da imbrigliare in una rigorosa descrizione, portando con sé del materiale, anche inedito, per dare luce, suono e tridimensionalità a uno dei tanti possibili racconti di Cage. Interviene Valerio Mattioli, giornalista musicale, autore e editor della collana Not (NERO edizioni).
VENIERO RIZZARDI è attivo come musicologo e storico dei media. È docente presso il Conservatorio di Padova e insegna materie legate alle tecnologie musicali nell’Università Ca’ Foscari di Venezia nei corsi magistrali e di Master. È stato docente ospite delle Università di Friburgo (CH) e all’IRCAM (Parigi) e ha tenuto lezioni e seminari in varie università in USA e in Europa.
I suoi ambiti di ricerca sono le intersezioni musica/tecnica, l’analisi genetica dei processi compositivi, la storia sociale del suono. È autore di opere e articoli sulla musica del secondo Novecento, sul jazz e sulla musica riprodotta. Ha curato edizioni critiche di Luigi Nono (Polifonica-Monodia-Ritmica, del 1951, Schott; ricostruzione di a floresta è jovem e cheja de vida del 1966, Ricordi) e di Bruno Maderna (il Requiem del 1946 ritrovato nel 2006, Suvini Zerboni). Ha pubblicato tra l’altro un volume su Miles Davis (con Enrico Merlin, Il Saggiatore) applicando il metodo filologico all’analisi dell’opera discografica. In collaborazione con Angela Ida De Benedictis ha raccolto gli scritti di Nono (Ricordi, Il Saggiatore, in trad. inglese per University of California Press), la pubblicazione dell’epistolario Nono-Massimo Mila (Il Saggiatore), e un volume dedicato allo Studio di Fonologia della RAI di Milano (ERI-RAI).
E’ tra i fondatori dell’Archivio Luigi Nono di Venezia, e (con Giovanni Morelli) della rivista AAA/TAC (Fondazione G. Cini, Venezia). È membro di diversi gruppi di ricerca internazionali (tra cui uno sulla prassi esecutiva della musica elettroacustica, Fondo Nazionale Svizzero per le ricerche), e ha organizzato convegni e colloqui in Italia ed Europa. È attivo fin dal 1979 come curatore per il Centro d’Arte, e come curatore ospite e programmatore radiofonico (Radio Svizzera Italiana). E’ stato incaricato delle attività educative della Biennale Musica di Venezia.
Attualmente è impegnato, insieme ad Alvise Vidolin, in un programma di ‘restituzioni acusmatiche’, o ‘concerti fonografici’, in cui opere elettroacustiche e opere discografiche vengono restituite a un ascolto multicanale.
VALERIO MATTIOLI è editor per NERO e ha scritto tanto in giro. Il suo ‘Superonda. Storia segreta della musica italiana’ è uscito per Baldini & Castoldi nel 2016.
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