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ORA D’ARIA con les giants.

Les Giants is a duo of music explorers and selecters of traditional, ambient, experimental sounds and beyond. Les Giants is a record label that releases beautiful forgotten and obscure gems. Les Giants is music that explores sounds throughout the world and within the mind.

TRACKLIST:

Вячеслав Гайворонский – Один День Батюшки Терентия (Мелодия)
Unit 08 / Unit 09 – Fishes (TRAX)
Deux Filles – The Snow Falls And The Village Is Overflowing With Children (Dark Entries)
Les Reines Prochaines – Far Far Away (BOY – Because Of You)
History Of Unheard Music – Wild Kingdom (Rockgarage Records)
Lithops ‎– Didot A3 (Eat Raw)
History Of Unheard Music – Rest Easy (Rockgarage Records)
DDAA – From The Deep HP (Illusion Production)
MDC III – Onar (W.E.R.F. Records)
John Lurie ‎- End Titles / Down By Law (Made To Measure)
Jean Cohen-Solal ‎– Captain Tarthopom (SouffleContinu Records)
Eberhard Schoener – Gong-Gede (Celestial Harmonies)
Colin Stetson – The Stars In His Head (Dark Lights Remix) (Constellation)
Edan ‎- Echo Party B (Five Day Weekend)
23 Skidoo – Jalan Jalan (Illuminated Records)
Bégayer – Les livres brûlés (Bongo Joe)

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ORA D’ARIA con marco paltrinieri.

Marco Paltrinieri, member of Discipula, visual research group. Soon he should have released his first album for Canti Magnetici.

“The mix is ​​a very spontaneous response to my, certainly privileged, quarantine condition. I am in fact with my family in a house in the middle of Les Cevennes National Park in France. No one here, so there are no tangible differences compared to before if not the inability to leave the house. The news about the virus arrives as muffled by the mountains that surround us making everything even more surreal. An interesting detail is that the first piece of the mix (an extract) is a composition written by Luc Ferrari after visiting the Causse Méjean, a desolate plateau very close to where I am. The landscape described in music by Ferrari is more or less the same that I have right now in front of my eyes”.

TRACKLIST:

Luc Ferrari – Petit Symphonie Intuitive Pour Un Paysage De Printemps
Joanna Brouk – Return to the Deep
Chaines – For Your Own Good
Slowdive – J’s Heaven
Graham Lambkin – Axion
Alex Zhang Hungtai – Yaumatei
Moses Sumney – Make Out In My Car
Stephan Mathieu – Stasis 6 (Jonesey The Ship Cat’s Dream)
Massimo Toniutti – Vecchi Villaggi
Aram Saroyan – Untitled
Giuseppe Ielasi – 04
Abul Mogard – Over My Head
Ulla – Something I Can Show
HTRK – Mentions
Hildur Guðnadóttir – Dealing With Distruction
Ryuichi Sakamoto – Ff
David Dunn – Tabula Angelorum Bonorum 49 4
JAB – Chanterai Por Mon Coraige

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ORA D’ARIA con giacomo stefanini.

giacomo stefanini is editor for noisey, has contributed, together with the occult punk gang collective, to bring a certain new wave of fresh punk to milan by organizing concerts in the past three years (or maybe more), plays in Kobra and has a beautiful instagram profile in which he writes about his favorite records. it’s called GRRAWR. in recent years I have learned that in addition to knowing a lot, Giacomo really has an attitude, and flair for beautiful and genuine things. in this specific case, even moving ones. he’s also one of the few people who can make me think that guitars still make sense in 2020.

TRACKLIST:

1. Leighton Craig, “Sans Souci” (‘Diamond Eye’, 2018 Bruit Direct Disques)
2. Lavender Flu, “No One Remembers Your Name” (‘Barbarian Dust’, 2020 In The Red)
3. Uranium Orchard, “Someone” (‘Knife & Urinal’, 2018 Cold Vomit)
4. Letha Rodman-Melchior, “Messala” (‘Mare Australe’, 2019 Feeding Tube)
5. Dead Horses, “Disappear” (inedito 2020)
6. Yuzo Iwata, “Gigolo” (‘Daylight Moon’, 2019 Siltbreeze)
7. Jim Shepard, “Music for Instr., Voice, Machine #6” (‘Heavy Action’, 2019 ever/never)
8. Egor I Opizdenevshie, “Vechnaya Vesna” (‘Sto Let Odinochestva’, 1993 GrOb)
9. Cindy Lee, “The Limit” (‘What’s Tonight To Eternity’, 2020 W.25th)
10. The Shadow Ring, “City Lights” (‘City Lights’, 1993 Dry Leaf)
11. oAxAcA, “Pannella” (‘Onde di sabbia’, 2020 2 Headed Deer)
12. Reptile Ranch, “The Fire Is Burning” (‘Reptile Ranch’, 2017 C/Site)
13. Normil Hawaiians, “Market Place” (‘What’s Going On?’, 2019 Upset! The Rhythm)
14. tab_ularasa, “Quattro metri sotto terra” (‘Faccia di fiori’, 2019 Bubca)

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ORA D’ARIA con black sweat records.

black sweat is my friend dome’ label. it’s based in Milan and has been printing vinyl and CDs since 2012. its mission is to bring to light hidden or forgotten gems of psychedelia, exotica, free jazz, kraut and experimental electronics. all the tracks selected for this mix belong to records published by the label. one hour when dome will take you on a great journey, like a gold digger in the el dorado of your mind.

TRACKLIST:

Nirodh Fortini – Sphere 1 (da Suoni Immaginari)
Moon On The Water – In The Land Of The Boo-Bam (da Moon On The Water)
Walter Maioli & Nirodh Fortini – Due Esecutori Nel Prato (da Taraxacum)
Walter Maioli & Nirodh Fortini – Suoni ottenuti soffiando dentro due gambi di taraxacum (do e fa) registrati in un prato con sottofondo (da Taraxacum)
Sarah Davachi & Ariel Kalma – Hack Sat Zoom (da Intemporel)
Garrett List – Your Own Self (Pt.1) (da Your Own Self)
Juri Camisasca – Track 3 (da Evoluzione Interiore)
Fred Gales – Track 1 (da Het Jakoba Prieel)
Isak Sundström – All That Heaven Allows (da Five Dramas for Swollen Emotions)
Deuter – Arabia (da Princess Of Dawn)
Frederic Rzewski – Coming Together (da Coming Together…)
Riccardo Sinigaglia – Track 1 (da In Fa)
Bitter Funeral Beer Band with Don Cherry – Chetu (da Live In Frankfurt)

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05.04 /// Satana fa le fanzine e le cassette, ma non i coperchi

Volume – dischi e libri + Spazio bk + Libri Finti Clandestini
insieme per

SATANA FA LE FANZINE E LE CASSETTE, MA NON I COPERCHI
concerto + reading a cura di Andrea de Franco
domenica 5 aprile ore 18 in via porro lambertenghi 20

A partire dal giorno di Halloween dello scorso anno, Satana ha iniziato a visitarmi ogni giorno. Per una settimana mi ha svegliato ogni mattina facendomi il caffè e rompendomi le scatole con una serie di cose da fare. Il sei Novembre ha smesso di venire. In quei sette giorni ho disegnato una storia mettendo per iscritto chiaramente tutto quello che Satana mi aveva detto da quando mi si era accollato. Ho mandato il risultato a Press Press, dei ragazzi che a Milano fanno molto bene stampe e libri, e ne hanno ricavato una fanzine. Negli stessi giorni Satana mi ha convinto a finire un disco, che avevo cominciato a registrare solo dieci anni fa. Ho finito le canzoni e l’ho mandato a Maple Death Records, un’etichetta che fa ottimi dischi. Dato che per colpa di Satana mi ritrovo questo disco e questo libro, mi sembrava il caso di venire a trovare una libreria e un negozio di dischi (Spazio B**K e Volume) e provare, per una sera, a far convivere parole e suoni, disegno e musica, narrazione e psichedelia, e provare ad evocare Satana (senza rischi per la salute di nessuno).

Andrea De Franco nasce in Puglia nel 1989. Dopo gli studi inizia a pubblicare lavori propri e di amici con la micro-anti-casa editrice DE PRESS. Ha collaborato con realtà come Modo Infoshop, Libreria Francavillese, Colorama, Press Press, Just Indie Comics, kuš!, Checkpoint Charly ed altre. Fa musica a nome FERA, pubblicando il suo primo disco per Maple Death Records a febbraio, ed è DJ, disegnatore e ballerino per Undicesima Casa. È di prossima pubblicazione il suo primo graphic novel non autoprodotto per Eris Edizioni.

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VENIAMO DAL BASSO COME UN PUGNO SOTTO IL MENTO di Alice Diacono /// 13.02.2020

VENIAMO DAL BASSO COME UN PUGNO SOTTO IL MENTO di Alice Diacono
con Alice Diacono, Martina Castigliani e Giovanni Bitetto
in collaborazione con Volume – dischi e libri
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Veniamo dal basso come un pugno sotto il mento è una raccolta illustrata di poesie in prosa e prose poetiche. Un viaggio lungo dieci capitoli in cui si parla di: presa di coscienza della propria femminilità, respiro, piccioni, cadute dai pattini, buchi neri, incapacità di amare, Antropocene, Cazzocene, file alle Poste, cuochi pakistani, Gesù, precariato emotivo ed economico, sradicamenti, clamori, pensamenti, euforia e disforia, dinosauri, morti e rinascite.
I testi, scritti per essere letti a perdifiato e per arrivare anche a chi non legge abitualmente o odia la poesia, vanno giù come patatine fritte. La lettura prevede inoltre musica da sballo dai ritmi sferzanti e un gran coinvolgimento emotivo con picchi di sfrenato romanticismo e altri di tormentato esistenzialismo, il tutto servito in salsa agrodolce.
Ottimo anche per essere gustato in compagnia, in treno, tra un articolo e l’altro della tempolinea, al trotto, al galoppo, in marcia verso la distruzione del capitale e del patriarcato, dalla parrucchiera, al tabernacolo e sul cesso.

Giovedì 13 Febbraio vi aspettiamo da Volume, alle 19.30
Dialogheranno con l’autrice:
Martina Castigliani – Giornalista del Fatto Quotidiano, ha scritto per Libération e Idioteca. Nel 2019 ha pubblicato Cercavo la fine del mare (Mimesis).
Giovanni Bitetto – Scrive per The Vision, ha scritto per Il Tascabile, L’Indiscreto, Terra Nullius e Naziona Indiana. Ha pubblicato un racconto nella raccolta Odi (effequ, 2017) e nel 2019 il suo romanzo d’esordio Scavare (Italosvevo). E’ assistente redattore al Saggiatore.

 

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Love Trap al Circolo IAM /// 18.01.2020

VOLUME esce da VOLUME ed entra al Circolo IAM per il concerto dei Love Trap.

Love Trap è un entusiasmante progetto di due noti musicisti della scena musicale underground europea. Nell’aprile del 2018, Stefano Isaia (Movie Star Junkies, LAME) e Marco Spigariol (Vermillion Sands, Krano) hanno deciso di rinchiudersi in una piccola stanza semplicemente arredata con due sedie, un pianoforte incasinato, una chitarra sgangherata e alcuni strumenti a percussione.

La loro libera improvvisazione si è rapidamente trasformata in un flusso musicale di coscienza di otto giorni che si è manifestato in otto tracce che rendono omaggio alle influenze musicali classiche, ma che riflettono anche il loro contesto contemporaneo.
Insieme, le canzoni uniche di Love Trap catturano l’eternità dell’emozione umana, evocando un profondo senso di desiderio malinconico, l’agonia dell’amore e della perdita e le fastidiose fitte di rimpianto quando si immagina cosa potrebbe essere stato.

“Love Trap. Fresh elements and new looks at classical forms. The songs were on the tip of my mind, I couldn’t quite find the words but knew them already and knew they were there already. Lost undiscovered classics. Small room sound, piano, rotten guitar and organ.”
Delaney Davidson

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Circolo IAM (Inside Anfiteatro Martesana) è un progetto culturale portato avanti da volontari e fondato sulla condivisione di saperi .
Per accedervi è necessario diventare soci dell’associazione Ciclofficina Pontegiallo, affiliata all’ente A.S.C., facendo domanda di ammissione qui: http://circoloiam.it/tesseramento/.
Una volta ammessi, i nuovi soci potranno accedere al circolo previo versamento in loco della quota associativa di 5 € valida per l’interno anno solare.

Anfiteatro Martesana, Parco Martiri della Libertà Iracheni 1
Si accede direttamente dal Naviglio Martesana, oppure da Via Agordat e Via Rancati

MM1 Turro / Gorla
MM2 Cimiano
Bus: 44 – 56

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29/11 Night Shift di Massimo Carozzi_una selezione sonora /// VOLUM E

Night Shift è l’ultimo disco del musicista, studioso del suono, sound designer Massimo Carozzi, pubblicato a fine settembre da YEREVAN TAPES. venerdì 29 novembre lo racconterà da VOLUME attraverso una selezione di suoni, musiche e canzoni che sono stati d’ispirazione durante la composizione del disco.

“Prendere un disco, metterlo sul piatto, abbassare la puntina, trovare una posizione comoda al centro dell’immagine stereo, sospendere ogni altra attività e immergersi nell’ascolto.
Mi rendo conto che questo approccio possa risultare desueto e anacronistico, in un’epoca in cui la musica viene più che altro consumata in maniera frammentaria, sotto la soglia dell’attenzione, nel flusso continuo del multitasking, riprodotta su dispositivi inadeguati a restituirne la complessità.
Lavorando a Night Shift, avevo in mente una stanza e qualcuno che si mette in ascolto dentro quella stanza.
Per VOLUME presenterò una selezione di musiche e suoni che mi hanno accompagnato durante la produzione del disco e che hanno contribuito a costruirne l’assetto e l’immagine sonora.”

il disco puoi ascoltarlo qui.

https://yerevantapes.bandcamp.com/album/night-shift

Massimo Carozzi è un registratore di suoni, sound designer e musicista di stanza a Bologna.
Dal 1994 ha lavorato sulla relazione tra suono e immagine, suono e sceneggiatura, suono e letteratura, suono e spazio; ha creato sound design per teatro, documentari, cortometraggi e installazioni. Come musicista ha collaborato sia in studio che sul palco con vari musicisti e artisti del suono come Andrea Belfi, Stefano Pilia, Margareth Kammerer, Valerio Tricoli, Claudio Rocchetti, Luciano Maggiore, Sinistri, 3 / 4HadBeenEliminated, Starfuckers. Nel settembre 2000 ha fondato il gruppo ZimmerFrei, la cui pratica artistica spazia dalla videoarte ai film documentari, installazioni sonore e ambientali, nonché fotografia, spettacoli, workshop e progetti di arte pubblica.

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12/12 AKE instore /// VOLUM E

“Cosa sono quelli?”
“Quelli erano alberi, e adesso non ci sono più.”

https://isuonidiake.bandcamp.com/album/i-remember-the-trees

“i remember the trees” è il nuovo disco di AKE, produttore elettronico di stanza a Torino, ed è uscita lo scorso maggio per TRST Records. Giovedì 12 dicembre lo presenterà da VOLUME con un set dentro il negozio.

Elia Pellegrino nasce nei coloratissimi anni ‘80 e cresce in provincia, vicino alle montagne.
Da ragazzo studia pianoforte per alcuni anni senza appassionarsi veramente, più affascinato dall’idea di suonare cose proprie piuttosto che riprodurre la musica scritta da altri.
Poi inizia ad usare sequencers, sintetizzatori, effetti e trova la sua dimensione.

“AKE è nato dal bisogno di avere un alter ego creativo, che avesse una forma ed un’identità indipendente. Il nome è un acronimo grafico del mio nome, perché mi piaceva l’idea che ci fosse comunque un forte legame con questa nuova creatura.”

Nella musica che produce e in quella ascoltata l’elemento più importante è sempre il timbro. Melodia, armonia e ritmica, benché fondamentali, passano in secondo piano.
Le tracce sono una miscela di campioni, droni generati con la sintesi granulare, melodie sintetiche e suoni acustici.

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18/03 – Joshua Abrams + Man Forever live a Santeria Social Club /// VOLUM E fuori

Lunedì 18 Marzo
Ore 20.30

Santeria Social Club
Viale Toscana 31
Milano

Per la prima volta VOLUM E varca la soglia di Santeria Social Club, abbandonando per qualche ora l’avamposto di Via Paladini per un doppio concerto.

JOSHUA ABRAMS
Joshua Abrams si è formato artisticamente nell’occhio del ciclone che era la Chicago degli anni ’90: dal jazz al rock, passando per coraggiosi movimenti sperimentali, ha lasciato il proprio segno in una costellazione di progetti. Ha diviso studio e palchi con Hamid Drake, Bonnie “Prince” Billy, Fred Anderso, The Roots, ha composto colonne sonore e dal 2010 ha cominciato a girare America ed Europa con formazioni in continua evoluzione e rivoluzione. I suoi set sono l’imprevedibile: strumenti tradizionali ed elettrici che costruiscono lunghe suite fra psichedelia, minimalismo e krautrock. Il suo ultimo disco pubblicato in Europa da Glitterbeat a nome Joshua Abrams and Natural Information Society si intitola Simultonality ed è stato inserito nella stragrande maggioranza delle classifiche di fine anno del 2017. Ascoltare per credere

https://eremiterecords.bandcamp.com/album/simultonality

MAN FOREVER
Man Forever è John Colpitts, e John Colpitts è Kid Millions, batterista e fondatore degli Oneida. Con questo alias dà vita a performance al limite del credibile, usando la batteria come unico strumento. A metà fra compositore e leggenda del DIY, John ha pubblicato nel 2018 Play What They Want, che annovera fra gli ospiti Laurie Anderson e gli Yo La Tengo al completo.

https://johncolpitts.bandcamp.com/

URL biglietti https://www.mailticket.it/evento/20857?fbclid=IwAR1noyuN1vUYIev1eoi8SmUMgz8vH39wFvbrUat5pXj4gR47En1VDChwKtk