black sweat is my friend dome’ label. it’s based in Milan and has been printing vinyl and CDs since 2012. its mission is to bring to light hidden or forgotten gems of psychedelia, exotica, free jazz, kraut and experimental electronics. all the tracks selected for this mix belong to records published by the label. one hour when dome will take you on a great journey, like a gold digger in the el dorado of your mind.
TRACKLIST:
Nirodh Fortini – Sphere 1 (da Suoni Immaginari)
Moon On The Water – In The Land Of The Boo-Bam (da Moon On The Water)
Walter Maioli & Nirodh Fortini – Due Esecutori Nel Prato (da Taraxacum)
Walter Maioli & Nirodh Fortini – Suoni ottenuti soffiando dentro due gambi di taraxacum (do e fa) registrati in un prato con sottofondo (da Taraxacum)
Sarah Davachi & Ariel Kalma – Hack Sat Zoom (da Intemporel)
Garrett List – Your Own Self (Pt.1) (da Your Own Self)
Juri Camisasca – Track 3 (da Evoluzione Interiore)
Fred Gales – Track 1 (da Het Jakoba Prieel)
Isak Sundström – All That Heaven Allows (da Five Dramas for Swollen Emotions)
Deuter – Arabia (da Princess Of Dawn)
Frederic Rzewski – Coming Together (da Coming Together…)
Riccardo Sinigaglia – Track 1 (da In Fa)
Bitter Funeral Beer Band with Don Cherry – Chetu (da Live In Frankfurt)
Volume – dischi e libri + Spazio bk + Libri Finti Clandestini
insieme per
SATANA FA LE FANZINE E LE CASSETTE, MA NON I COPERCHI
concerto + reading a cura di Andrea de Franco
domenica 5 aprile ore 18 in via porro lambertenghi 20
A partire dal giorno di Halloween dello scorso anno, Satana ha iniziato a visitarmi ogni giorno. Per una settimana mi ha svegliato ogni mattina facendomi il caffè e rompendomi le scatole con una serie di cose da fare. Il sei Novembre ha smesso di venire. In quei sette giorni ho disegnato una storia mettendo per iscritto chiaramente tutto quello che Satana mi aveva detto da quando mi si era accollato. Ho mandato il risultato a Press Press, dei ragazzi che a Milano fanno molto bene stampe e libri, e ne hanno ricavato una fanzine. Negli stessi giorni Satana mi ha convinto a finire un disco, che avevo cominciato a registrare solo dieci anni fa. Ho finito le canzoni e l’ho mandato a Maple Death Records, un’etichetta che fa ottimi dischi. Dato che per colpa di Satana mi ritrovo questo disco e questo libro, mi sembrava il caso di venire a trovare una libreria e un negozio di dischi (Spazio B**K e Volume) e provare, per una sera, a far convivere parole e suoni, disegno e musica, narrazione e psichedelia, e provare ad evocare Satana (senza rischi per la salute di nessuno).
Andrea De Franco nasce in Puglia nel 1989. Dopo gli studi inizia a pubblicare lavori propri e di amici con la micro-anti-casa editrice DE PRESS. Ha collaborato con realtà come Modo Infoshop, Libreria Francavillese, Colorama, Press Press, Just Indie Comics, kuš!, Checkpoint Charly ed altre. Fa musica a nome FERA, pubblicando il suo primo disco per Maple Death Records a febbraio, ed è DJ, disegnatore e ballerino per Undicesima Casa. È di prossima pubblicazione il suo primo graphic novel non autoprodotto per Eris Edizioni.
VENIAMO DAL BASSO COME UN PUGNO SOTTO IL MENTO di Alice Diacono
con Alice Diacono, Martina Castigliani e Giovanni Bitetto
in collaborazione con Volume – dischi e libri
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Veniamo dal basso come un pugno sotto il mento è una raccolta illustrata di poesie in prosa e prose poetiche. Un viaggio lungo dieci capitoli in cui si parla di: presa di coscienza della propria femminilità, respiro, piccioni, cadute dai pattini, buchi neri, incapacità di amare, Antropocene, Cazzocene, file alle Poste, cuochi pakistani, Gesù, precariato emotivo ed economico, sradicamenti, clamori, pensamenti, euforia e disforia, dinosauri, morti e rinascite.
I testi, scritti per essere letti a perdifiato e per arrivare anche a chi non legge abitualmente o odia la poesia, vanno giù come patatine fritte. La lettura prevede inoltre musica da sballo dai ritmi sferzanti e un gran coinvolgimento emotivo con picchi di sfrenato romanticismo e altri di tormentato esistenzialismo, il tutto servito in salsa agrodolce.
Ottimo anche per essere gustato in compagnia, in treno, tra un articolo e l’altro della tempolinea, al trotto, al galoppo, in marcia verso la distruzione del capitale e del patriarcato, dalla parrucchiera, al tabernacolo e sul cesso.
Giovedì 13 Febbraio vi aspettiamo da Volume, alle 19.30
Dialogheranno con l’autrice:
Martina Castigliani – Giornalista del Fatto Quotidiano, ha scritto per Libération e Idioteca. Nel 2019 ha pubblicato Cercavo la fine del mare (Mimesis).
Giovanni Bitetto – Scrive per The Vision, ha scritto per Il Tascabile, L’Indiscreto, Terra Nullius e Naziona Indiana. Ha pubblicato un racconto nella raccolta Odi (effequ, 2017) e nel 2019 il suo romanzo d’esordio Scavare (Italosvevo). E’ assistente redattore al Saggiatore.
VOLUME esce da VOLUME ed entra al Circolo IAM per il concerto dei Love Trap.
Love Trap è un entusiasmante progetto di due noti musicisti della scena musicale underground europea. Nell’aprile del 2018, Stefano Isaia (Movie Star Junkies, LAME) e Marco Spigariol (Vermillion Sands, Krano) hanno deciso di rinchiudersi in una piccola stanza semplicemente arredata con due sedie, un pianoforte incasinato, una chitarra sgangherata e alcuni strumenti a percussione.
La loro libera improvvisazione si è rapidamente trasformata in un flusso musicale di coscienza di otto giorni che si è manifestato in otto tracce che rendono omaggio alle influenze musicali classiche, ma che riflettono anche il loro contesto contemporaneo.
Insieme, le canzoni uniche di Love Trap catturano l’eternità dell’emozione umana, evocando un profondo senso di desiderio malinconico, l’agonia dell’amore e della perdita e le fastidiose fitte di rimpianto quando si immagina cosa potrebbe essere stato.
“Love Trap. Fresh elements and new looks at classical forms. The songs were on the tip of my mind, I couldn’t quite find the words but knew them already and knew they were there already. Lost undiscovered classics. Small room sound, piano, rotten guitar and organ.”
Delaney Davidson
Circolo IAM (Inside Anfiteatro Martesana) è un progetto culturale portato avanti da volontari e fondato sulla condivisione di saperi .
Per accedervi è necessario diventare soci dell’associazione Ciclofficina Pontegiallo, affiliata all’ente A.S.C., facendo domanda di ammissione qui: http://circoloiam.it/tesseramento/.
Una volta ammessi, i nuovi soci potranno accedere al circolo previo versamento in loco della quota associativa di 5 € valida per l’interno anno solare.
Anfiteatro Martesana, Parco Martiri della Libertà Iracheni 1
Si accede direttamente dal Naviglio Martesana, oppure da Via Agordat e Via Rancati
Night Shift è l’ultimo disco del musicista, studioso del suono, sound designer Massimo Carozzi, pubblicato a fine settembre da YEREVAN TAPES. venerdì 29 novembre lo racconterà da VOLUME attraverso una selezione di suoni, musiche e canzoni che sono stati d’ispirazione durante la composizione del disco.
“Prendere un disco, metterlo sul piatto, abbassare la puntina, trovare una posizione comoda al centro dell’immagine stereo, sospendere ogni altra attività e immergersi nell’ascolto.
Mi rendo conto che questo approccio possa risultare desueto e anacronistico, in un’epoca in cui la musica viene più che altro consumata in maniera frammentaria, sotto la soglia dell’attenzione, nel flusso continuo del multitasking, riprodotta su dispositivi inadeguati a restituirne la complessità.
Lavorando a Night Shift, avevo in mente una stanza e qualcuno che si mette in ascolto dentro quella stanza.
Per VOLUME presenterò una selezione di musiche e suoni che mi hanno accompagnato durante la produzione del disco e che hanno contribuito a costruirne l’assetto e l’immagine sonora.”
Massimo Carozzi è un registratore di suoni, sound designer e musicista di stanza a Bologna.
Dal 1994 ha lavorato sulla relazione tra suono e immagine, suono e sceneggiatura, suono e letteratura, suono e spazio; ha creato sound design per teatro, documentari, cortometraggi e installazioni. Come musicista ha collaborato sia in studio che sul palco con vari musicisti e artisti del suono come Andrea Belfi, Stefano Pilia, Margareth Kammerer, Valerio Tricoli, Claudio Rocchetti, Luciano Maggiore, Sinistri, 3 / 4HadBeenEliminated, Starfuckers. Nel settembre 2000 ha fondato il gruppo ZimmerFrei, la cui pratica artistica spazia dalla videoarte ai film documentari, installazioni sonore e ambientali, nonché fotografia, spettacoli, workshop e progetti di arte pubblica.
“i remember the trees” è il nuovo disco di AKE, produttore elettronico di stanza a Torino, ed è uscita lo scorso maggio per TRST Records. Giovedì 12 dicembre lo presenterà da VOLUME con un set dentro il negozio.
Elia Pellegrino nasce nei coloratissimi anni ‘80 e cresce in provincia, vicino alle montagne.
Da ragazzo studia pianoforte per alcuni anni senza appassionarsi veramente, più affascinato dall’idea di suonare cose proprie piuttosto che riprodurre la musica scritta da altri.
Poi inizia ad usare sequencers, sintetizzatori, effetti e trova la sua dimensione.
“AKE è nato dal bisogno di avere un alter ego creativo, che avesse una forma ed un’identità indipendente. Il nome è un acronimo grafico del mio nome, perché mi piaceva l’idea che ci fosse comunque un forte legame con questa nuova creatura.”
Nella musica che produce e in quella ascoltata l’elemento più importante è sempre il timbro. Melodia, armonia e ritmica, benché fondamentali, passano in secondo piano.
Le tracce sono una miscela di campioni, droni generati con la sintesi granulare, melodie sintetiche e suoni acustici.
Per la prima volta VOLUM E varca la soglia di Santeria Social Club, abbandonando per qualche ora l’avamposto di Via Paladini per un doppio concerto.
JOSHUA ABRAMS
Joshua Abrams si è formato artisticamente nell’occhio del ciclone che era la Chicago degli anni ’90: dal jazz al rock, passando per coraggiosi movimenti sperimentali, ha lasciato il proprio segno in una costellazione di progetti. Ha diviso studio e palchi con Hamid Drake, Bonnie “Prince” Billy, Fred Anderso, The Roots, ha composto colonne sonore e dal 2010 ha cominciato a girare America ed Europa con formazioni in continua evoluzione e rivoluzione. I suoi set sono l’imprevedibile: strumenti tradizionali ed elettrici che costruiscono lunghe suite fra psichedelia, minimalismo e krautrock. Il suo ultimo disco pubblicato in Europa da Glitterbeat a nome Joshua Abrams and Natural Information Society si intitola Simultonality ed è stato inserito nella stragrande maggioranza delle classifiche di fine anno del 2017. Ascoltare per credere
MAN FOREVER
Man Forever è John Colpitts, e John Colpitts è Kid Millions, batterista e fondatore degli Oneida. Con questo alias dà vita a performance al limite del credibile, usando la batteria come unico strumento. A metà fra compositore e leggenda del DIY, John ha pubblicato nel 2018 Play What They Want, che annovera fra gli ospiti Laurie Anderson e gli Yo La Tengo al completo.
DELETE RECORDINGS Showcase
– Luigi Pugliano feat. Marco Milanesio (Live)
– Fabrizio Modonese Palumbo (Live)
Delete Recordings è un’etichetta indipendente con sede a Torino nata con l’intento di diffondere e sostenere produzioni di musica elettronica, ambient e drone attraverso la pubblicazione di dischi in formato Cassetta + Digitale.
Quest’oggi presenta due artisti con due miniset rigorosamente dal vivo, tutte le cassette disponibili e qualche sorpresa.
L’ingresso è ovviamente gratuito, i concerti iniziamo alle 17.00 precise.
mercoledì 20 febbraio alle 1930
Presentazione di KALEIDO (Eris Edizioni)
di Davide ‘Bart’ Salvemini
Insieme all’autore interverrà Vincenzo Filosa.
“Questa non è una storia di pirati. Ma non è neanche una sola storia. È una storia di storie, una matrioska di coloratissime storie. Con i pirati, una balena, un tesoro da cercare che non è fatto di dobloni, botte e cannonate, leggende antichissime, sfere colorate, esseri saggi e dimensioni fuori dal tempo e dallo spazio. Insomma, il caledoscopio di mondi impossibili creato da Davide Bart Salvemini racconta di tutto, ma con delicatezza, e prende il lettore per mano, insieme a Mr. Tondo e Mr. Quadrato e lo porta a bordo di una nave, o tra tardigradi ed ere glaciali, sino a scoprire come entrare in connessione con tutti i possibili punti di vista di ogni essere vivente. Surreale e delicato, pop e divertente, come direbbe il suo pirata: «Partiamo per un’altra avventura!»”
Kaleido è il graphic novel di debutto di Davide Bart Salvemini.
Salvemini è un giovane illustratore e fumettista che finora ha realizzato storie brevi per pubblicazioni autoprodotte ed è particolarmente attivo come illustratore per il circuito musicale (con locandine, videoclip e copertine di dischi). Le sue influenze vanno ricondotte alle nuove tendenze del fumetto indie contemporaneo, passando per Jesse Jacobs e Michael DeForge (anch’essi pubblicati in Italia da Eris Edizioni).
Tramite una voce narrante, Kaleido racconta la storia di un coraggioso capitano nerboruto e la sua flotta di strani compagni d’avventura che si preparano a issare le vele e a salpare. Ma presto questa si rivela non essere una storia di pirati, bensì un viaggio alla scoperta di uno dei più grandi misteri dell’universo.
In cerca di una leggendaria sfera del colore della giada i protagonisti si imbatteranno in qualcosa che loro stessi non sanno spiegare: un enorme e docile gigante verde. Da quel momento in avanti la ciurma sarà invincibile, ma c’è dell’altro e la storia, con i suoi colori e le sue forme psichedeliche, assume risvolti sempre più surreali. (Fumettologica)
Alessandra Novaga è una chitarrista con una solida formazione classica conclusa alla Musikhochschule di Basilea Dopo molti anni trascorsi esclusivamente in ambito classico il suo corso artistico ha effettuato una svolta che l’ha portata a esplorare e a frequentare solo i territori della sperimentazione, della composizione e dell’improvvisazione ridisegnando così il suo rapporto con il suono e la performance. Molto interessata al teatro, opera una ricerca anche in questa direzione creando partiture musicali strettamente legate al testo e alla recitazione collaborando principalmente con Elena Russo Arman, del Teatro dell’Elfo, e con la compagnia Phoebe Zeitgeist. Ha suonato in Festival come Angelica (Bologna), Donaueschinger Musiktage (DE), Himera Festivaali (FN), All Frontiers, Festival dei Due Mondi (Spoleto) e ha presentato i suoi progetti in Europa e negli Stati Uniti. Tra gli altri spazi, Area Sismica (Forlì), Cafè OTO, (Londra), Quiet Cue (Berlino) , e a New York, St. Mark’s Church (IAP, Ontological Hysteric Theatre), Silent Barn, Spectrum, Zebulon e Transient Series. E’ la prima e unica chitarrista in Italia a suonare l’integrale di The Book of Heads di John Zorn. Suona spesso in solo ma le sue collaborazioni passate e correnti includono artisti come Elliott Sharp, Stefano Pilia, Andrea Centazzo, Massimo Falascone, Gianni Mimmo, Sandro Mussida, Patrizia Oliva.
La musicista greco-austriaca Elena Margarita Kakaliagou è una suonatrice di corno francese attualmente residente a Berlino. Partita con il piano, è passata al corno francese all’età di 18 anni. Dopo aver completato gli studi ad Atene con Vangelis Skouras, si è trasferita a KUG-Graz, in Austria, per continuare la sua formazione sotto l’insegnamento di Hector McDonald . Sotto l’insegnamento di Erja Joukamo-Ampuja, Elena ha conseguito il Master presso la Sibelius Academy nel 2010 in corno francese e musica da camera. Durante la sua carriera, Elena ha ricevuto borse di studio da Klangforum, Impuls Academy e Ensemble Modern con insegnanti come Mike Svoboda e Bill Formann.
Il campo di specializzazione di Elena è la musica improvvisata e contemporanea, insieme alla musica da camera classica. Ha suonato con ensemble come Ensemble Linea, Schallfeld e KNM Berlin in festival come Ultraschall Berlin, Maerz Music, Randspiele, Musica Nova, Lá-bas, Musica, Varsavia Autunno, Nuovi Adits, Ultima, Kaleidophon, newadits, Tour de Babel, Sound Live Tokyo. Ha lavorato con artisti come Riikka Innanen, Phill Niblock, James Andean, Ingrid Schmoliner, Katharina Klement, CC Hennix, Robin Hayward, Simon Martin, Matias Guerra, Thomas Noll, solo per citarne alcuni.
Elena è la co-fondatrice del ‘Rank Ensemble’ di Helsinki, il trio austriaco ‘PARA’, il Duo Kakaliagou / Schmoliner, il Duo Guerra / Kakaliagou ed è membro di Zinc & Copper, Zeitkratzer e dell’ensemble di CC Hennix.
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