Palazzi D’Oriente è il progetto solista di Luca, ragazzo di provincia inedito alla scena musicale.
domenica 4 presenterà il suo ep di debutto “morgengabe” attraverso un live set costituito da materiale originale associato a proiezioni curate da Amos Pellegrinelli.
Il giorno del concerto sarà acquistabile una release fisica di “morgengabe” limitata a 50 copie composte da usb + serigrafia by Legno+una foto
“Tutto è iniziato accumulando materiale audio sul pc. Accatastavo innumerevoli versioni di brani e registrazioni per poi disperderli, fino a quando una traccia prende nome: Morgengabe – Un lento ripetersi di periodi sonori che si presentano con una
ciclicità angosciante, come i pensieri che mi tenevano sveglio. Da li la decisione di dare un senso al mio lavoro, un nome quantomeno, Un amico suggerì Palazzi D’oriente. Ho subito trovato il nome perfetto perchè denso del senso di estraneazione che circonda chi è cresciuto in provincia, limitato ad osservare musica e cultura da lontano, come fosse un miraggio”
Presentazione del disco “Learn to Love Solitude” del duo The Verge of Ruin (Stefano de Ponti e Shari Delorian), pubblicato dall’etichetta Setola di Maiale.
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The Verge of Ruin is a research in sound and poetry that started in December 2015 by Stefano de Ponti and Shari DeLorian.
The image evoked by Moniker suggests a risky and stimulating position in which the duo from Milan is looking at and responding to the world.
A view that lives in the present and at the same time is strongly connected with several guides and experiences out of the past.
Constantly looking for new vanishing points and responding to creative oppressions which are caused by contemporary collapses of media.
The framework referred to is the one drawn by concrete music and acousmatic art of the XIX century, in particular with references to Cage, Nono, Schaeffer, Xenakis and Scelsi to reach electroacoustic and avant garde electronic-alike shores.
The approach in composition is highly free and deprived from dogmatisms: from radical experi- mentation to sound research and sound production, meant as rough matter to be modelled and equipped with a sense. A pre-de ned conceptual development through graphic scores and the writing and organization of materials coming from other artistic languages, like visual arts and literature.
The accumulation of practices and the registration of sounds, the meeting between studio and eld recordings, from cutting-up to sampling, the use of classic instruments (strings, horns, chords and drums), voices, additive electronic devices and granular and modal synthesis softwares: all these elements give birth to a style that dissociates itself from standard classi cations and labeling. The collaboration with other artists and musicians is crucial. The need for dialogue and exchange among different people and and therefore languages are vital.
SUPERWORKSHOP di MICROCINEMA
Due weekend di pratica Super8 su musica di Ottaven
a cura di Giulia Vallicelli e Livio Colombo
VOLUM E 3 – 4 e 17 – 18 Marzo 2018
Il corso affronta tutti i principali aspetti teorici e pratici del cinema in super8 (le attrezzature, la tecnica di ripresa, di sviluppo e di montaggio), ma propone anche la realizzazione di un breve film collettivo, da proiettare in occasione del concerto di Ottaven che si terrà l’ultimo giorno del corso.
Il tema del cortometraggio, girato su pellicola muta in bianco e nero, nascerà dai loop sonori proposti da Ottaven. I partecipanti ragioneranno sul rapporto tra immagini e musica, nell’ambito di un momento performativo.
Prezzo: 220 euro a persona. Il workshop verrà attivato al raggiungimento di 8 partecipanti e il numero massimo di partecipanti è 12.
PROMOZIONE STUDENTI: 200 euro.
Per informazioni e per prenotare il workshop, scrivere a [email protected] o chiamare il numero 0236586581 dalle 12 alle 21 dal martedì al sabato.
_A CHI È RIVOLTO?
Il laboratorio di super8 si rivolge sia a persone con esperienze nel video e nella fotografia, che vogliano avvicinarsi all’ambito del cinema in pellicola, sia a chi ha trovato una cinepresa in soffitta e desideri sperimentare.
_COSA SI IMPARA?
Il laboratorio si propone di far scoprire l’aspetto più materico dell’immagine in movimento, usando la pellicola muta in bianco e nero dentro una cinepresa super8: mezzo che si affastella sulle bancarelle dei mercatini e si nasconde in qualche cassetto delle nostre case.
Attraverso la realizzazione di un breve film basato su loop, verrà affrontato l’intero processo produttivo del cinema sperimentale in piccolo formato: partendo dalla ricerca e dall’acquisto della cinepresa, il suo funzionamento e la scelta dei soggetti da riprendere, si arriverà allo sviluppo della pellicola e il suo montaggio in moviola.
Senza tralasciare la proiezione pubblica, musicata dal vivo: atto conclusivo del processo creativo, ma non per questo meno importante.
_PROGRAMMA DEL LABORATORIO
Il laboratorio si articola in quattro giornate (sabato + domenica), per permetterne la fruizione durante due fine settimana consecutivi.
Sabato 3 Marzo
– il cinema delle origini: la creazione e la percezione dell’immagine in movimento
– i formati e le cineprese: nozioni di trovarobato e prove di ripresa
– progettazione e costruzione del film che sarà: il linguaggio, i pregi e i limiti del mezzo
Domenica 4 Marzo
– scelta dei temi e dei soggetti da riprendere: ipotesi per il film che sarà (con Ottaven)
– prime riprese, nei pressi di VOLUME
– sviluppo della prima pellicola
Sabato 17 Marzo
– riprese nei luoghi prescelti
– sviluppo della seconda pellicola
– visione e analisi delle pellicole sviluppate
Domenica 18 Marzo
– rudimenti di montaggio in moviola
– confronto con musicista
– proiezione pubblica del film (musicata da Ottaven)
_MATERIALI
Nel corso del laboratorio saranno a disposizione:
– due cineprese super8 da condividere tra i partecipanti
– due pellicole in bianco e nero per realizzare il cortometraggio
– attrezzatura e chimica per sviluppare le pellicole girate
– una moviola, una giuntatrice e un proiettore super8
– dispense informative (in formato cartaceo e/o pdf)
Successivamente al laboratorio ogni partecipante riceverà un file del film digitalizzato. Il film avrà licenza Creative Commons. La pellicola girata resterà fisicamente di proprietà dei docenti.
_MATERIALI DA PORTARE
– una cinepresa super8, se la si ha e se la si vuole provare
– carta e penna o altro per prendere appunti
– guanti di gomma e vestiti sporcabili per sviluppare
– idee e suggestioni legate alla musica di Ottaven
– disponibilità a lavorare in coppie o gruppi
_DOCENTI
Livio Colombo: usa il super8 dall’età di 8 anni e non ha mai smesso. E’ interessato principalmente all’aspetto materico del film, con tutto ciò che ne consegue in termini di elaborazione chimica in camera oscura. E’ docente di Tecnologia Grafica presso l’IISS G. Galilei di Milano. http://vimeo.com/liviocolombo
Giulia Vallicelli: filmmaker e archivista video, si occupa di conciliare immagini e suoni di epoche e formati diversi. Parallelamente è impegnata nella produzione discografica indipendente e nella valorizzazione del suo archivio di fanzine. http://vimeo.com/gvallicelli
Insieme hanno promosso laboratori di cortometraggi collettivi in super8 e proiezioni analogiche di found footage e home movies, a Milano e altrove, spesso con l’accompagnamento di musicisti improvvisatori.
OTTAVEN: “Ottaven è il nome che ho scelto per la mia personale relazione con il sonoro.
Per ora non mi interessa una forma canzone rigida.
Ho bisogno di strutture che in qualche modo possano cambiare stato e dare spazio ad un ascolto interiore ma espansivo.
Suono e silenzio. Attivazione.
Fisicamente interpretiamo, arrivano dei significati.
Cerco input al di fuori del mondo della musica,
come quando hai una punta di ghiaccio in mano,
con una sua direzione tattile, croccante fragilità, perfetta da immaginare”.
FESTAMERCATO
LIBRI DI PAROLE E IMMAGINI, NUOVI, USATI E INTROVABILI, VINILI, RIVISTE, FANZINE E CONCERTI
Sabato 18 novembre 2017 dalle 11 alle 21 presso Frida Isola, via Pollaiuolo 3, spazio interno al cortile – secondo piano2012-2017: la libreria Spazio bk compie 5 anni e ha deciso di festeggiare insieme a VOLUM E, Libreria modo infoshop, Libreria Libet, Edicola 518 e Vida Loca Records!
Tutti insieme per una grande festa-mercato dove trovare libri di parole e immagini, nuovi, usati e introvabili, vinili, riviste, fanzine e concerti.
Programma:
ore 11 apertura
ore 12 concerto Maurizio Abate e Riccardo Sinigaglia (matinée minimale-meditativo)
ore 18 presentazione del libro Le due bambine (edizioni Modo Infoshop e Blu Gallery) con VirginiaMori e Domenico Brancale
ore 19 concerto Addict Ameba (esplosione di cumbia e afrobeat)
dalle 20 fino alla chiusura Psychophono djset (gemme tropicali dal mondo)
Le realtà coinvolte:
Spazio b**k è libreria specializzata in libri illustrati, nuovi e usati, per tutte le età e da tutto il mondo. Organizza incontri legati al “guardare” e “fare” e ha un laboratorio dove progetta corsi di formazione sull’educazione alla lettura, sul mondo del libro, sui linguaggi dell’immagine e sulle tecniche dell’artigianato, tra analogico e digitale. Ha aperto a Milano, quartiere Isola, nel 2012.
VOLUM E è un piccolo negozio di dischi e libreria indipendente di Milano specializzato in dischi in vinile, con una particolare attenzione rivolta verso la musica di ricerca, le produzioni underground e le piccole etichette italiane e internazionali, libri di musica, fotografia, fumetti, graphic novel e autoproduzioni. da quando è nato, a settembre del 2016, organizza nei suoi spazi concerti di musica sperimentale e non solo, presentazioni di libri e workshop. VOLUM E BOOTLEG è anche una minuscola etichetta che produce tirature limitatissime di cassette e cd-r, registrati dal vivo e confezionati artigianalmente, di musicisti amici.
Modo Infoshop è libreria specializzata in piccola e media editoria, autoproduzioni, fumetto e multimedia, con attenzione specifica per le arti contemporanee, i nuovi media, i movimenti sociali e le controculture. Organizza incontri, mostre e corsi. E’ anche sede della scuola di calligrafia, miniatura e sign painting “Scrivere a modo” e casa editrice.
Ha aperto a Bologna, in via Mascarella, nel 2003.
Libet è la “libreria del riacquisto” perché propone esclusivamente libri usati degli argomenti più vari: dall’arte alla narrativa, dal cinema alla filosofia e tanto altro ancora. Il senso di Libet è di rimettere in circolo i libri perché continuino ad essere vivi, utili e a dare piacere.
Ha aperto a Milano, quartiere Sant’Ambrogio, nel 2006.
Edicola 518 è un chiosco ribelle per gli amanti della bella carta, situato nel cuore del centro storico di Perugia, di fronte alla chiesa del santo patrono Ercolano. Il bookshop offre una selezione di magazine indipendenti da tutto il mondo e una scelta di libri d’artista, fanzine, scritti anarchici, particolarità editoriali e piccoli oggetti. Nei mesi caldi Edicola 518 organizza dibattiti, incontri, concerti, dj set e altre iniziative sorprendenti nello spazio pubblico che la circonda. Per questo ed altri motivi, gli spazi di Edicola 518 sono stati ribattezzati “Quattro metri quadri di spazio infinito”.
Vida Loca è una label itinerante curata da Giulia Vallicelli, che seleziona fanzine, libri e dischi sotterranei, provenienti dalla scena DIY punk e indie, senza tralasciare l’editoria internazionale di stampo riot grrrl e queercore. Tirature limitate e rarità da riscoprire, per post adolescenti e non. Di base sta a Milano, in giro dal 1998.
Grafica di Giorgia Genocchio! Un grazie immenso a lei.
Laura Naukkarinen aka Lau Nau è da tempo uno dei nomi più interessanti della scena musicale finlandese. Musica onirica, cinematica e visionaria composta con synth, piccoli strumenti giocattolo, pianoforte e un mare di effetti che nei concerti tendono a creare un rapporto intimo e inconscio con il pubblico.
il 9 novembre, da VOLUM E, suonerà accompagnata dal pianista matt bye e presenterà Poseidon, il suo nuovo album in uscita il 17 novembre su Fonal Records.
I primi album di Lau Nau sono stati pubblicati negli Stati Uniti (Locust music 2005 & 2008). Da allora è in giro per il mondo. L’album di debutto, “Kuutarha”, ha ottenuto grandi recensioni da portali come Pitchfork and Dusted, con The Wire che ha nominato il LP nei suoi 50 album più importanti del 2005 e citando lo spettacolo di Philadelphia di quell’anno tra i “60 concerti che hanno scosso il mondo”. Negli ultimi anni, Laura ha composto e prodotto musica per cinema, teatro, danza e installazioni sonore. Accompagna i film in silenzio e compone musica per i lungometraggi.
Il quinto album “Poseidon” verrà pubblicato nel mese di novembre. È un album orchestrale, nato dalla collaborazione con Matti Bye, Helena Espvall, Samuli Kosminen, Pekko Käppi e Antti Tolvi.
“The songs of Poseidon want to be performed on stage by a character called Lau Nau. It’s the melancholic, always dreaming part of me that stands on the stage and shares fractured moments with the audience. The songs on Poseidon are small secular prayers and messages of love, sorrow and care. Poseidon is a god of the sea but also the name of a bar in Helsinki. He veils us in the fog when the night falls.”
All’interno della serata verrà proiettato per la prima volta a Bologna il video realizzato dalle due artiste Ester Grossi e Sara Bonaventura durante una residenza artistica presso il “Centro di ricerca delle arti contemporanee” (CRAC) di Lamezia Terme per la traccia Kun lyhdyt illalla sytytetään, ne eivät sammu koskaan che fa parte dell’ultimo album Poeseidon di Lau Nau uscito per la Fonal Records nel 2017.
Il video, nelle parole delle autrici, è «esteticamente lontano dal linguaggio standard del videoclip (come tutti i video di Lau Nau), realizzato quasi completamente con effetti analogici», ed essendo basato su miti e leggende locali in una terra che è un mix tra passato leggendario e presente poetico, il rimando più evidente è al mito greco della sirena Ligea: soprattutto le sovrapposizioni vocali di Lau Nau hanno ispirato le due al punto da immaginare «un personaggio femminile abitante nelle acque tirreniche, avente la capacità di “osservare” il mondo con occhi particolarmente cromatici».
– https://www.estergrossi.com/
– http://www.s-a-r-a-h.it/
L’elettropsichedelia futurista interdimensionale smerluviata dei Rainbow Island finalmente arriva da VOLUM E. Per farvi un’idea del pianeta su cui verrete teletrasportati l’8 ottobre, date un ascolto a Crystal Smerluvio Riddims, l’ultimo album del gruppo romano pubblicato quest’anno da Flying Kids Records e No=fi Recordings.
Rainbow Island are an interdimensional-psych band based in Rome, Italy. Crystal Smerluvio Riddims is their second LP following their acclaimed debut RNBW, released in 2012, two cassette releases and their participation in the Interdimensional Folklore Vol. I compilation release by the Milan Communion collective in late 2016.
Rainbow Island is a prominent voice in the Italian psych underground and in the Rome psych community that gravitates around the Dal Verme club, the Thalassa festival and bands such as Mai Mai Mai and Heroin in Tahiti. Rainbow Island’s drummer also played a few dates with Mai Mai Mai in the past months.
Rainbow Island explore interdimensional territories and frequencies coming from distant universes and unchanneled frequencies. Rainbow Island sound brings together elements of electronics, psych-space rhythms and temporal explorations. RNBW was meant to be the inauguration of the project and the launch of the journey to the unexplored Bongolandia, while Crystal Smerluvio Riddims is the continuation of the exploration, brought to a more mature and conscious level. In this new album Rainbow Island’s futuristic psychedelia meets dub and primitive rhythms.
In Rainbow Island words, the rhythmical heart of each composition included in Crystal Smerluvio Riddims is made of a concept of lightning coloured multidimensional bismuth crystal and smerluviante viscous matter. Crystal Smerluvio Riddims is Rainbow Island response to the raising dark Aggrocene geological era and it smerluvio matter. The album is a blob of chaotic sounds and information overload in the shape of a crystal, a place where Rainbow Island tripping across sounds and influences comes together.
Crystal Smerluvio Riddims is released jointly by Flying Kids Records (FKR) – FKR also released Rainbow Island’s first album RNBW in 2012 – and the Rome-based NO=FI Recordings, that already worked with Rainbow Island in 2013 for the tape Road to Mirapuri. The graphics project for the new album has been curated by multi-artist Canedicoda, who is also responsible for the experimental project Ottaven.
Claudio Rocchetti esordisce nel mondo della musica del demonio nel 1972, suonando (senza tuttavia essere accreditato) il sintetizzatore su Volume 4 dei Black Sabbath. Nel corso della sua carriera partecipa a session in studio con nomi storici dell’heavy metal come Venom, Bathory, (The True) Mayhem, esibendosi spesso con loro nel corso di svariati tour da questa e quella parte di questo e quell’oceano. Un interessante articolo su The Black Flame, organo ufficiale della Church Of Satan, lo definisce “the hidden hand behind at least half of the most outlandishly satanic records release from 1972 to 1989”. Ora che ha messo la testa a posto suona solo con In Zaire e Deadsmoke.
Questa sera suonerà una selezione delle sue canzoni Heavy Metal preferite, anche se non su tutte ha suonato lui stesso. Si entra gratis e si esce forse.
Molto felici di ospitare Roul Vignal, folksinger francese che ha fatto un grande disco, The Silver Veil, pubblicato da La Cordillère.
Canzoni acustiche, essenziali, delicate e profonde che riportano alla mente nomi come Nick Drake, Neil Halstead, Leonard Cohen e Matt Elliott.
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“Inciso nel 2015, The Silver Veil è une preciosa gemma acustica sospesa tra le malinconie del folksinger e i virtuosismi del primitivista con poetiche ballate crepuscolari strappate al cielo sopra Berlino”. – Luca Salmini, BUSCADERO may 2017
“Un disco davvero più vasto e profondo della sua estetica, non a caso, laconica ed essenziale, che proietta Raoul Vignal tra i nomi più rilevanti apparsi nel nostro Continente e non solo negli ultimi anni.” – Lorenzo Righetto, ONDA ROCK, album of the month, April 2017
“Trattandosi di un album sostanzialmente lineare, non vi è molto da aggiungere dal punto di vista tecnico, sebbene si debba evidenziare quanto la produzione polverosa curata da Martin J. Fiedler contribuisca alla resa di un lavoro intrinsecamente profondo e sentito.” – Samuele Lepore, THE NEW NOISE.it
“Raoul Vignal ha tutti i numeri per distinguersi dagli altri, sia per capacità di scrittura che per la sensibilità e il gusto che trapela da ogni canzone. Un disco dalla bellezza tremula e sfuggente, a tratti commovente, che si fa amare come una piccola cosa preziosa, da collocare accanto agli Herman Düne, ai Sodastream o a Matt Elliott.” – Ignazio Giulotta, DISTORSION
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