Terzo appuntamento di Sempre Più Vicini domenica 10 novembre con un matinée. Alle 18 ascolteremo finalmente dal vivo Spiralis Aurea Trio, progetto del geniale chitarrista genovese Stefano Pilia condiviso con Alessandra Novaga e Adrian Utley (Portishead) e uscito su cassetta a gennaio per Maple Death Records: un insieme di composizioni che traducono in relazioni tonali e in costruzioni armoniche gli studi e la fascinazione di Pilia per gli aspetti archetipici e simbolici di forme geometriche e numeriche. Un lavoro dal forte afflato spirituale e contemplativo, rigoroso e al contempo romantico e poetico.
Contenti di portare a Milano per il secondo appuntamento di Sempre Più Vicini i Califone, la band statunitense capitanata dal geniale Tim Rutili, che ha segnato la scena sperimentale di Chicago a partire dagli anni 90 con i suoi Red Red Meat, presenterà il suo ultimo lavoro Villagers (Jealous Butcher, 2023) che conferma ancora una volta il suo posto di rilievo nella scena alt-rock: un disco che mixa perfettamente il folk-rock stile Laurel Canyon con le divagazioni elettroniche alla Jim O’Rouke, immaginari country degni dei migliori Wilco con il blues sghembo erede della tradizione di Captain Beefheart.
In apertura Nic T, musicista fortissimo di Vicenza a cavallo tra alternative folk rarefatto, spontaneità jazz e cantautorato sperimentale. “The Saint” è l’affascinante disco di debutto di Nic T, un inizio che arriva dopo più̀ di 15 anni di assidua ricerca per trovare una propria voce nell’immenso mare del songwriting in lingua inglese.
The Necks are one of the great cult bands of Australia. Chris Abrahams (piano), Tony Buck (drums), and Lloyd Swanton (bass) conjure a chemistry together that defies description in orthodox terms. Featuring lengthy pieces which slowly unravel in the most mesmerising fashion, frequently underpinned by an insistent deep groove, the eighteen albums by The Necks stand up to re-listening time and time again. The deceptive simplicity of their music throws forth new charms on each hearing. Not entirely avant-garde, nor minimalist, nor ambient, nor jazz, the music of The Necks is possibly unique in the world today.
VOLUME, Spazio Teatro 89 and SoloMacello proudly present two concerts to cause a spiritual euphoria and to tour the world in a handful of musicians. Senyawa return from Indonesia, ever more incredible, with a new concert that continues their exploration of the common ground between the traditional music of the island of Java and heavy metal. Senyawa are almost impossible to describe – but live they find their most complete meaning: the symbiosis takes place between the singing and vocal techniques of Rully Shabara and the self-built instruments of Wukir Suryadi, a true hacker of objects, who in his hands become expressive and original musical instruments. Before Senyawa’s set, we are very happy to have invited the duo from Romagna to Milan, who release their new album on November 17th and come to play it for us immediately: it’s called Aves Raras and it moves fluidly between tribal and ritual music, guitar riffs , synthesizers, transfigured voices and pastoral passages. One of the brightest and most vivid things you’ve heard in recent months, if you ask us.
Volume – dischi e libri + Spazio bk + Libri Finti Clandestini
insieme per
SATANA FA LE FANZINE E LE CASSETTE, MA NON I COPERCHI
concerto + reading a cura di Andrea de Franco
domenica 5 aprile ore 18 in via porro lambertenghi 20
A partire dal giorno di Halloween dello scorso anno, Satana ha iniziato a visitarmi ogni giorno. Per una settimana mi ha svegliato ogni mattina facendomi il caffè e rompendomi le scatole con una serie di cose da fare. Il sei Novembre ha smesso di venire. In quei sette giorni ho disegnato una storia mettendo per iscritto chiaramente tutto quello che Satana mi aveva detto da quando mi si era accollato. Ho mandato il risultato a Press Press, dei ragazzi che a Milano fanno molto bene stampe e libri, e ne hanno ricavato una fanzine. Negli stessi giorni Satana mi ha convinto a finire un disco, che avevo cominciato a registrare solo dieci anni fa. Ho finito le canzoni e l’ho mandato a Maple Death Records, un’etichetta che fa ottimi dischi. Dato che per colpa di Satana mi ritrovo questo disco e questo libro, mi sembrava il caso di venire a trovare una libreria e un negozio di dischi (Spazio B**K e Volume) e provare, per una sera, a far convivere parole e suoni, disegno e musica, narrazione e psichedelia, e provare ad evocare Satana (senza rischi per la salute di nessuno).
Andrea De Franco nasce in Puglia nel 1989. Dopo gli studi inizia a pubblicare lavori propri e di amici con la micro-anti-casa editrice DE PRESS. Ha collaborato con realtà come Modo Infoshop, Libreria Francavillese, Colorama, Press Press, Just Indie Comics, kuš!, Checkpoint Charly ed altre. Fa musica a nome FERA, pubblicando il suo primo disco per Maple Death Records a febbraio, ed è DJ, disegnatore e ballerino per Undicesima Casa. È di prossima pubblicazione il suo primo graphic novel non autoprodotto per Eris Edizioni.
VOLUME esce da VOLUME ed entra al Circolo IAM per il concerto dei Love Trap.
Love Trap è un entusiasmante progetto di due noti musicisti della scena musicale underground europea. Nell’aprile del 2018, Stefano Isaia (Movie Star Junkies, LAME) e Marco Spigariol (Vermillion Sands, Krano) hanno deciso di rinchiudersi in una piccola stanza semplicemente arredata con due sedie, un pianoforte incasinato, una chitarra sgangherata e alcuni strumenti a percussione.
La loro libera improvvisazione si è rapidamente trasformata in un flusso musicale di coscienza di otto giorni che si è manifestato in otto tracce che rendono omaggio alle influenze musicali classiche, ma che riflettono anche il loro contesto contemporaneo.
Insieme, le canzoni uniche di Love Trap catturano l’eternità dell’emozione umana, evocando un profondo senso di desiderio malinconico, l’agonia dell’amore e della perdita e le fastidiose fitte di rimpianto quando si immagina cosa potrebbe essere stato.
“Love Trap. Fresh elements and new looks at classical forms. The songs were on the tip of my mind, I couldn’t quite find the words but knew them already and knew they were there already. Lost undiscovered classics. Small room sound, piano, rotten guitar and organ.”
Delaney Davidson
Circolo IAM (Inside Anfiteatro Martesana) è un progetto culturale portato avanti da volontari e fondato sulla condivisione di saperi .
Per accedervi è necessario diventare soci dell’associazione Ciclofficina Pontegiallo, affiliata all’ente A.S.C., facendo domanda di ammissione qui: http://circoloiam.it/tesseramento/.
Una volta ammessi, i nuovi soci potranno accedere al circolo previo versamento in loco della quota associativa di 5 € valida per l’interno anno solare.
Anfiteatro Martesana, Parco Martiri della Libertà Iracheni 1
Si accede direttamente dal Naviglio Martesana, oppure da Via Agordat e Via Rancati
Domenica 14 Ottobre
Ore 18
SNEERS
live da VOLUM E
Ingresso libero!
SNEERS. è un progetto musicale nato a Berlino alla fine del 2012 dalla collaborazione tra la cantante e chitarrista M.G. Blaankart e il batterista Leonardo O. Stefenelli.
Due dischi all’attivo e svariati tour in Europa, alla fine di Gennaio 2018 i due tornano in studio per registrare il loro terzo album “Heaven Will Rescue Us We’re The Scum We’re In The Sun”. Registrato nella capitale tedesca, questo nuovo lavoro presenta uno spettro sonoro più aperto e a tratti più luminoso rispetto ai suoi predecessori.
Composto da un totale di otto tracce il disco vede la preziosa collaborazione di Kristof Hahn (SWANS) e della sua inconfondibile lap-steel guitar su quattro di queste.
Uscito il 21 Settembre 2018 per l’etichetta con base a Manchester God Unknown Records (Mugstar, Xylorious White, Oneida, White Hills, Gnod, Minami Deutsch, Mai Mai Mai, Father Murphy, fra i tanti) “Heaven Will Rescue Us We’re The Scum We’re In The Sun” è un viaggio oscuro, violento, delirante e commovente attraverso l’inferno e il paradiso.
L’uscita del disco è stata promossa da un lungo tour che ha toccato Belgio, Francia, UK, Spagna, Portogallo e Italia tra Settembre e Ottobre, compreso uno showcase promozionale alla Rough Trade Est di Londra, e anticipata da un passaggio musicale su BBC 6 radio.
Presentazione del disco “Learn to Love Solitude” del duo The Verge of Ruin (Stefano de Ponti e Shari Delorian), pubblicato dall’etichetta Setola di Maiale.
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The Verge of Ruin is a research in sound and poetry that started in December 2015 by Stefano de Ponti and Shari DeLorian.
The image evoked by Moniker suggests a risky and stimulating position in which the duo from Milan is looking at and responding to the world.
A view that lives in the present and at the same time is strongly connected with several guides and experiences out of the past.
Constantly looking for new vanishing points and responding to creative oppressions which are caused by contemporary collapses of media.
The framework referred to is the one drawn by concrete music and acousmatic art of the XIX century, in particular with references to Cage, Nono, Schaeffer, Xenakis and Scelsi to reach electroacoustic and avant garde electronic-alike shores.
The approach in composition is highly free and deprived from dogmatisms: from radical experi- mentation to sound research and sound production, meant as rough matter to be modelled and equipped with a sense. A pre-de ned conceptual development through graphic scores and the writing and organization of materials coming from other artistic languages, like visual arts and literature.
The accumulation of practices and the registration of sounds, the meeting between studio and eld recordings, from cutting-up to sampling, the use of classic instruments (strings, horns, chords and drums), voices, additive electronic devices and granular and modal synthesis softwares: all these elements give birth to a style that dissociates itself from standard classi cations and labeling. The collaboration with other artists and musicians is crucial. The need for dialogue and exchange among different people and and therefore languages are vital.
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